Corpi estranei nel formaggio 🧀 il Ministero della Salute avverte 📢 “Non consumate il prodotto!

Nuovi richiami da parte del Ministero della Salute mettono in guardia i consumatori. Sono stati trovati, infatti, corpi estranei all’interno di alcune confezioni di formaggio che consumiamo quotidianamente.

Torniamo a parlare di formaggi, e questa volta non a causa dell’Escherichia Coli che in queste ultime settimane, insieme al batterio Listeria, ci ha fatto preoccupare non poco. Eppure quando non si tratta di loro, ovvero i responsabili delle contaminazioni più importanti e massive nei prodotti caseari, sono altri i rischi che si possono correre quando facciamo la spesa nel nostro supermercato di fiducia.

Formaggi corpi estranei
Mammeincucina photo

In questo caso quindi, ben due allerte pubblicate sul sito del Ministero della Salute mettono in guardia i consumatori a causa di un possibile rischio fisico. Quando parliamo di rischio fisico, facciamo riferimento a corpi estranei che finiscono accidentalmente negli alimenti.

Come da paradigma, nella grande macchina della produzione industriale, delle volte si possono proprio perdere dei “pezzi” strada facendo, un po’ come è successo col lievito qualche giorno fa o ancora prima con le mandorle salate Lidl.

Insomma, è un evento raro, ma che può accadere. E questa volta tocca proprio ai formaggi che consumiamo più frequentemente. Dopo i controlli da parte dei produttori è emerso, infatti, che in alcune confezioni ci fossero anche alcuni corpi estranei, ovvero pezzi di plastica indesiderati.

Corpi estranei e formaggi: la nuova combinazione che non piace proprio ai consumatori

Come dicevamo prima, le allerte pubblicate sul sito del Ministero della Salute, in data 22/11/2022 sono ben due. In entrambi i casi, i motivi del richiamo a scopo precauzionale dal mercato è il medesimo, rischio fisico nei prodotti. La causa è la possibile presenza di corpi estranei di natura plastica al loro interno. Ma partiamo dal primo.

Corpi estranei formaggio merivio
(salute.gov.it photo)

E’ stato ritirato dal mercato il formaggio a pasta filata affumicato a marchio “Merivio”. Nello specifico, stiamo parlando delle scamorzine affumicate nella confezione da 200 grammi, commercializzate Lidl Italia S.r.l. e prodotte da Diano Casearia S.p.A., nello stabilimento in via Cavarelli, 5 – 84038 a Sassano, in provincia di Salerno.

Il lotto incriminato è uno solo, il 2243E, con data di scadenza o termine minimo di conservazione il 02/12/2022.

La seconda allerta, invece, riguarda sempre il formaggio a pasta filata affumicato, nello specifico le scamorzine affumicate. Questo, però a marchio “Scerì” ed è sia prodotto che commercializzato da Diano Casearia S.p.A., nello stabilimento in via Cavarelli, 5 – 84038 a Sassano, in provincia di Salerno. I corpi estranei, anche in questa circostanza, sono presenti nella confezione da 200 grammi.

Corpi estranei formaggio sceri
(salute.gov.it photo)

E anche in questo caso il lotto incriminato è uno solo, il 2243E, con data di scadenza o termine minimo di conservazione, invece, il 04/12/2022. Insomma, la differenza è davvero minima, quindi dovete fare un po’ più di attenzione care mamme.

Ci sono delle note positive però. Non solo in questo caso il Ministero ha pubblicato il richiamo il giorno dopo la segnalazione da parte del produttore, ma anche il numero di lotto di produzione è il medesimo. La provenienza delle scamorzine, infatti, è dello stesso stabilimento di produzione.

Come sempre, il Ministero della Salute raccomanda ai consumatori di non consumare il prodotto. Ma non solo. Restituitelo presso il punto vendita in cui si è acquistato per il suo corretto smaltimento.

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