Tra pochissimi mesi il calcolo del prezzo del gas cambierà, grazie ad una decisione presa dall’Arera per andare incontro alle famiglie in difficoltà in seguito al caro prezzi.
Il caro prezzi ha interessato anche – anzi, potremmo dire soprattutto – il gas e le nostre bollette hanno visto prezzi altissimi negli ultimi mesi.
Qualcosa presto cambierà a questo proposito: l’Arera – Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente – ha introdotto un nuovo metodo per calcolare il prezzo del gas, che entrerà in vigore il 1 ottobre.
L’assunto di base è che c’è bisogno di qualche agevolazione per poter andare incontro alle esigenze dei consumatori, che sono davvero in difficoltà da un po’ di tempo a questa parte, dal momento che la disponibilità del gas è collegata indissolubilmente alla guerra in Ucraina.
Ecco perché le famiglie in condizioni di tutela vedranno una modifica nel computo dei costi della materia prima. E dobbiamo pensare che si tratta di 7,3 clienti su 20,4 milioni, cioè quasi il 36% (il 35,6% per essere precisi).
Come ha dichiarato il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini: “Il ricorso a un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo”.
Detto ciò, ecco come cambierà il calcolo del prezzo del gas dal 1 ottobre 2022.
Ecco come cambierà il calcolo del prezzo del gas
Per comprendere come cambierà il prezzo del gas a partire dal 1 ottobre 2022 dobbiamo partire dalla consapevolezza che questo tiene conto soprattutto di quattro voci.
Queste sono le spese per: la materia prima, il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte.
L’Arera modificherà solo la prima. Come? Smettendo di utilizzare come parametro le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso ed iniziando ad usare come indicatore la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv.
E non finisce qui, perché il prezzo verrà aggiornato ogni mese e non più ogni tre, com’è adesso.
Una cosa però va specificata subito: questo nuovo metodo non durerà per sempre, anche perché è nato come conseguenza dell’inflazione, che sta mettendo letteralmente in ginocchio intere famiglie.
Quindi durerà sicuramente dal 1 ottobre 2022 fino a gennaio 2023. Nel frattempo, l’Arera provvederà comunque a pubblicare ogni mese il valore della materia prima.
Diversissima la posizione del Codacons, che invece non è affatto contento di questa iniziativa, dal momento che a parer suo non aiuterà i consumatori nel lungo periodo.
Una posizione simile quella di Assoutenti, che sostiene che questa misura potrebbe avere non solo dei benefici, ma anche degli svantaggi per gli utenti. Quello che poi critica è che l’Arera non abbia consultato anche le associazioni di consumatori prima di prendere una decisione così importante.
In ogni caso, in inverno ci potrebbero essere comunque dei cambiamenti nella fornitura di gas, dovuti sempre al conflitto in Ucraina.
Comunque il fatto che, anche se per un periodo limitato, qualcosa migliorerà non può che essere una buona notizia.