Attenzione agli abbonamenti a Netflix e Amazon Prime: qualcosa potrebbe cambiare

Gli abbonamenti Netflix e Amazon Prime non saranno più come prima: le cose cambieranno tra pochissimo. Ecco cosa accadrà.

Se hai un abbonamento a Netflix oppure Amazon Prime – oppure anche entrambi ovviamente – sappi che le cose potrebbero non essere più come ora a breve.

Netflix e Amazon Prime
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Qualcosa infatti potrebbe cambiare tra pochissimo: il prezzo di entrambi gli abbonamenti sta aumentando.

Colpa dell’inflazione? Probabilissimo. Possiamo contrastare in qualche modo questo problema? Non esattamente (possiamo solo trovare delle soluzioni nel breve periodo per risparmiare). Cosa dobbiamo fare quindi con i nostri abbonamenti? Nulla. Nel senso che dobbiamo scegliere se accettare l’aumento oppure disdire tutto.

Ma di quanto aumenteranno esattamente gli abbonamenti Netflix e Amazon Prime? Ecco tutta la verità di cui si parla sempre troppo poco.

Ecco cosa accadrà agli abbonamenti a Netflix e Amazon Prime

Gli abbonamenti a Netflix e Amazon Prime stanno per aumentare. Punto. Non possiamo fare assolutamente nulla per impedire che ciò accada.

Netflix e Amazon Prime
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Amazon ha provveduto a comunicarlo a tutti i suoi abbonati tramite mail: dal 15 settembre 2022 il prezzo per l’abbonamento a Prime aumenterà.

Il motivo? Come hanno affermato i vertici dell’azienda: “L’aumento generale e sostanziale dell’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo”. 

Dal 2018 – cioè negli ultimi 4 anni – il prezzo era rimasto sempre esattamente lo stesso e non era mai sorta l’esigenza di modificarlo. Adesso però tutto è cambiato e le cose non potranno restare più come prima.

Di quanto aumenterà esattamente il prezzo di Amazon Prime in Italia? Per quanto riguarda gli abbonamenti mensili, salirà da 3,99 euro a 4,99.

“Ma è solo un euro”, qualcuno potrà dire. Certo, un euro al mese non ci cambia tantissimo, ma hai provato a calcolare in un anno quanto spenderai in più? Prima avresti speso 47,88 euro, adesso ne spenderai quasi 60 (59,88 per essere precisi).

E se volessimo moltiplicare questo aumento per 5 anni – fermo restando che non sappiamo se la situazione resterà invariata per sempre, oppure il prezzo subirà un decremento a breve – il prezzo passerà da 249,4 a 299,4 euro. 

Queste somme non vanno sottovalutate tenendo conto del periodo che stiamo vivendo e che questi aumenti non fanno altro che sommarsi agli altri che inevitabilmente sono aumentati.

E Netflix? Ha fatto più o meno lo stesso ragionamento, ma già alla fine del 2021. Però in questo caso parliamo del terzo “ritocco” delle tariffe, che sono passate da 11,99 euro a 12,99 euro al mese per il piano Standard e da 15,99 a 17,99 per il Premium.

Inoltre teniamo conto anche che è possibile abbonarsi a Netflix tramite Sky ed in questo caso le tariffe si abbassano perché è come se il cliente acquistasse un intero pacchetto.

Ma anche questi abbonamenti hanno subito modifiche: parliamo sempre di un aumento di un paio di euro al mese massimo, ma potremmo fare lo stesso ragionamento che abbiamo applicato a Prime.

Anche Dazn ha subito un aumento. Le nuove tariffe sono queste: 29,99 euro al mese per l’abbonamento standard (con possibilità di registrare anche due dispositivi) e 39,99 euro al mese per quello Plus (con possibilità di registrare fino a 6 dispositivi).

Il Codacons, però, non ha preso benissimo questa faccenda. Ed ha infatti detto esplicitamente che il fatto che, ad esempio, Amazon abbia aumentato del 38,6% l’abbonamento annuale – cioè più di 4 volte il tasso di crescita dei prezzi al dettaglio –  e quello della tariffa mensile del 25% ha posto gli utenti in una situazione di svantaggio.

Allo stesso modo, anche Federconsumatori ha detto la sua, criticando la decisione di Amazon Prime.

Secondo l’associazione, infatti, l’azienda si sarebbe appellata alla Clausola 5 dei Termini e Condizioni. Ma l’art. 5 farebbe riferimento solo a “ragioni di sicurezza, a un miglioramento delle funzioni esistenti, all’implementazione di nuove funzioni al Servizio Amazon Prime, all’evoluzione del progresso tecnologico, all’adozione di adeguamenti tecnici o alla necessità di garantire la continuità del Servizio”.

Ricordiamo comunque che Prime non è aumentato solo in Italia. Negli Stati Uniti il suo costo è cresciuto già a febbraio, a seguito delle pressioni di Wall Street sul nuovo ceo Andy Jassy (il motivo comunque era sempre l’inflazione).

Anche in Germania la situazione non è poi migliore: le tariffe aumenteranno del 30% per quanto riguarda gli abbonamenti annuali.

In modo analogo, in Gran Bretagna subiranno un aumento del 20%, mentre in Spagna e Francia del 40% circa.

Ricordiamo inoltre che modifiche probabilmente ci potranno essere anche nel Canone Rai ed ecco cosa potrà accadere.

In ogni caso, per quanto ci possano essere lamentele, reclami e polemiche da parte delle associazioni, difficilmente la situazione cambierà. Questa è la triste verità.

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