Insetti nel cibo: con questo trucco geniale eviti di mangiarli a tua insaputa “sono ovunque”

Da quando l’Ue ha dato via libera ai primi prodotti a base di farina di grillo sono scoppiate numerose polemiche. Ecco cosa sta accadendo. 

A seguito dell’approvazione dell’Ue, supermercati e determinati negozi stanno accogliendo i primi prodotti a base di grillo. Nello specifico, si tratta di polvere sgrassata di acheta domesticus, che sta per il nome scientifico del comune grillo. Questo prodotto è stato presentato dalla società vietnamita Cricket One Co. Ltd nel 2019, chiedendo che fosse immesso sul mercato Ue come nuovo cibo.

Evitare gli insetti
Come non mangiare insetti a nostra insaputa-Mammeincucina.it

Da quel momento in poi, sono sorte tutta una serie di bufale, in particolare sui social media, in merito alla questione insetti negli alimenti. Tra le fake news più frequenti, che arriverebbero da social come Facebook e Telegram ad opera di complottisti e sedicenti guru del depopolamento globale, ci sarebbero liste di proscrizione che circolano su questi gruppi e pagine.

Una delle fake news più ricorrenti, asserirebbe, come riporta Libero, che si possano inserire insetti e loro derivati in ogni alimento, senza che i consumatori ne siano al corrente. C’è anche chi affermerebbe che la presenza di proteine tra gli ingredienti possa essere sintomo dell’uso di insetti e derivati.

Insetti nel cibo: come capire se ci sono davvero

Generalmente si tratterebbe di grosse bufale, spesso amplificate in modo non consapevole, a volte invece in modo intenzionale, da chi non è avvezzo al tema. Ma la verità sarebbe un’altra, ossia che il Regolamento Ue n°5 2023, stabilisce che i cibi che contengono polvere di grillo ne annuncino la presenza sull’etichetta, in quanto potrebbe causare reazioni in chi è allergico «ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere».

Ergo è importante specificare se vi sono allergeni. Oltretutto, come stabilito dalla norma Ue n°1169 2011, la farina di grillo va indicata a chiare lettere nella lista ingredienti. E oltretutto, bisogna riportare il nome scientifico, acheta domesticus e quello in italiano, ovvero grillo domestico.

Farina di grillo: come evitarla
Farina di grillo-mammeincucina.it

Dunque, è sufficiente leggere attentamente l’etichetta per capire se è farina di insetti. Tra l’altro, questi prodotti attualmente hanno prezzi molto elevati, come l’Italian Cricket Farm che ha un prezzo di 40 euro al kg. Ergo, chi vende farina di grillo ha interesse a far sì che si venga a sapere.

A limite, dato che comunque i consumatori potrebbero anche distrarsi, si potrebbero rendere più evidenti le etichette in modo da leggerne meglio gli ingredienti, scrivendo in modo più dettagliato l’origine di insetti e derivati, cosa di cui da tempo parla Coldiretti.

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