Stiamo parlando di un prodotto da dispensa presente in 9 cucine su 10 proprio per la sua versatilità. Attenzione, però, il Ministero ha richiamato alcuni lotti per la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge.
Prima di parlare del nuovo richiamo del Ministero della Salute, è importante capire cosa siano i pesticidi. Si tratta, infatti, di un prodotto usato in agricoltura e che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito nominare quando si tratta di frutta e verdura; specialmente i prodotti sono oggetto di dibattito frequente in merito.
I pesticidi, infatti, sono degli antiparassitari di origine chimica o naturale che proteggono il raccolto da organismi potenzialmente nocivi che possono deteriorare le materie prime. Ma non solo. Vengono anche usati per prevenire i danni e garantire, nonché controllare, anche la corretta crescita principalmente di frutta e verdura. Insomma, in qualche modo impediscono che ciò che arriva sulla nostra tavola sia pericoloso per la nostra salute.
Eppure, gli stessi pesticidi non svolgono in toto una funzione benefica. Come in tutte le cose, esiste l’altro lato della medaglia, caratterizzato da potenziale tossicità per l’uomo, gli animali, le piante stesse e la sostenibilità ambientale.
Ecco perché si raccomanda sempre di lavare con attenzione gli ortaggi, perché la maggior parte dei pesticidi si deposita sulla buccia. Eppure un loro uso massiccio, oltre a compromettere la qualità e la genuinità del prodotto, trattandosi di sostanze tossiche, può essere anche pericoloso per la nostra salute.
Tuttavia, i pesticidi sono molto più presenti di quanto possiamo immaginare su una vasta gamma di prodotti. Uno di questi, che si trova in quasi tutte le nostre cucine, è stato anche richiamato dal Ministero della Salute, proprio per la presenza di pesticidi oltre i limiti di legge.
Ali Baba e i pesticidi di troppo nei semi di cumino
Malgrado il richiamo riporti come data il 21/10/2022, è comparso solo qualche giorno dopo sul sito del Ministero della Salute il richiamo per alcuni lotti di semi di cumino, usati per aromatizzare e rendere più gustosi i piatti come cous cous, dell’azienda indiana Ali Baba.
I semi di cumino in questione, nella confezione da 100 grammi, vengono venduti dalla Fresh Tropical by Jawad srl. La contaminazione, però, come si legge sempre sul sito del Ministero, è avvenuta in India, presso la sede produttrice Ali Baba.
Al momento, la scheda del Ministero ha segnalato il ritiro di due lotti con la scadenza al 30/06/2024 e 01/07/2024. Come dicevamo prima, il richiamo è avvenuto per la presenza di pesticidi oltre i limiti consentiti per legge.
Come sempre, però, è importante non buttare la confezione né ovviamente consumarla. Piuttosto, sarebbe meglio riportarla presso il punto vendita dove si è effettuato l’acquisto per poter richiedere anche un rimborso.
