COME PREPARARE UN SOFFRITTO PERFETTO: tutti i segreti

Il vero soffritto non è soltanto cipolla sedano e carote, bastano pochissime mosse per renderlo perfetto, seguire alcune regole e consigli per un risultato impeccabile.

Il soffritto è la sola vera ed unica base per moltissime preparazioni, con la cipolla, il sedano, le carote, all’olio extravergine di oliva, una fiamma bassa, tutto prenderà un altro sapore!

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Ma oggi scopriremo che dietro al semplice soffitto di base si nascondono delle insidie, vi forniremo una piccola e breve guida con tutte le norme che si dovrebbero seguire quando ci accingiamo alla preparazione di un soffritto.

IL SOFFRITTO PERFETTO: tutti gli accorgimenti

Rappresenta il vero protagonista delle preparazioni di base, il soffritto c’è molto utile per preparare dei piatti a base di carne, delle minestre, delle zuppe, ma anche un sughetto semplice.

SOFFRITTO di cipolla
(Canva photo)

Il vero soffritto dovrebbe essere un mix perfetto di cipolla, sedano, carote tagliati finemente, andare a creare un equilibrio tra questi sapori e consistenze ideali è indispensabile. Il tutto viene poi stufato con dell’olio rigorosamente extravergine di oliva, il soffritto rende speciale prelibati i nostri piatti e rappresenta il primo step per garantirci una pietanza prelibata.

Le origini del soffritto risalgono però alla tradizione francese, infatti quando, nel XVIII secolo, il duca di Lévis-Mirepoix, diede un particolare nomi al taglio delle verdure, mirepoix , ecco che prese vita il soffritto, verdure che venivano semplicemente rosolate e dapprima sminuzzate.

  • Gli ingredienti sono soltanto tre: cipolla, sedano, carote, non va aggiunto nient’altro. Il segreto è appunto l’equilibrio tra i tre alimenti quindi la Roma della cipolla la dolcezza della carota e la nota fresca della costa di sedano. Sapevate che gli scarti del sedano non si buttano? Ecco tutti i modi per utilizzarli in maniera utilissima. 
  • Importantissimo anche il taglio, dopo che le verdure vengono pulite con cura vanno tagliate a regola d’arte, vanno fatti dei dadini di piccole dimensioni, possibilmente di grandezza uniforme cosicché la cultura sia omogenea.
  • Non ci resta che andare ad individuare la parte grassa del soffritto. In molte utilizzano semplicemente l’olio extravergine di oliva ma anche una piccola noce di burro non è così male. Infatti la parte grassa dovrà scaldarsi a fiamma bassa prima di aggiungere il trito di verdure.
  • Mi raccomando alla scelta della pentola che dovrà essere necessariamente antiaderente, abbastanza capiente e con i bordi alti, vanno benissimo anche le pentole di coccio o di rame.

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La pazienza e poi infine la vera arma in cucina, infatti il soffritto dovrà cuocere lentamente a fiamma dolce poiché tutte le verdurine devono rosolare e ovviamente non friggere, ci vorranno all’incirca una decina di minuti.

 

 

 

 

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