Economia comportamentale, la via migliore per evitare gli errori degli irrazionali

Approfondire l’economia comportamentale significa dire basta agli errori irrazionali che si continuano a ripetere e che peggiorano la qualità della vita?

Perché si commettono sempre gli stessi errori? Perché si ha difficoltà ad agire nel proprio interesse? Se siete stanchi della sofferenza è il momento di studiare l’economia comportamentale.

Economia comportamentale
Economia comportamentale, come può aiutare a vivere meglio (Mammeincucina.it)

Unendo psicologia ed economia, l’economia comportamentale vuole aiutare le persone a comprendere i motivi per i quali si agisce contro il proprio interesse. Teoricamente l’uomo, essere dotato di razionalità, prima di agire riflette sulle conseguenze, sui possibili rischi dell’azione e valuta costi e benefici in modo tale da prendere la decisione migliore per sé stessi. In pratica troppo spesso accade l’esatto contrario.

L’economia tradizionale prevede il comportamento dell’uomo partendo dall’assunto che sappia autocontrollarsi, gestire i propri impulsi e riuscire ad optare per la scelta più logica e consigliabile. L’economia comportamentale, invece, parte dal presupposto che le persone non agiscono (almeno non sempre) secondo questo modello. Il contesto l’influenza a tal punto che si lasciano sopraffare dalla confusione e non riescono a vedere la strada migliore da seguire per essere felici. Come riprendere il controllo?

Come funziona l’economia comportamentale e come può aiutare

Il fine dell’economia comportamentale è guidare le persone verso comportamenti più sani riuscendo a correggere gli errori cognitivi. Tra i concetti chiave c’è quello della scelta nel tempo.

errori che possono costare caro
Economia comportamentale, l’errore più grande (Mammeincucina.it)

L’uomo deve prendere decisioni per le quali non ha ricompense immediate ma a lungo termine. Essendo dipendenti dal piacere immediato, ecco che si commettono degli errori per l’impazienza e l’incapacità di attendere per ricevere il premio.

Ci sono individui con deficit cronici nel controllo degli impulsi come i tossicodipendenti. Tendono a rispondere impulsivamente a dei premi allettanti immediati. Da qui l’importanza dell’economia comportamentale proprio nello studio delle dipendenze. L’incapacità di attendere ricompense future e nello stesso tempo di vedere le conseguenze delle proprie azioni è un fattore di rischio di una dipendenza.

Per la gratificazione immediata si accetta di perdere tutto in un prossimo futuro. In più l’economia comportamentale vede nell’individuo preferenze contrastanti che lo dividono. Prima sceglie l’indulgenza e agisce come meglio crede, poi la stessa persona desidera aver compiuto una scelta differente. Siamo nell’ambito delle “preferenze distorte dal presente”. Il punto è sempre lo stesso. Si preferisce il piacere immediato e si tralasciano i potenziali effetti negativi nel tempo.

Per superare questo comportamento miope si dovrebbe imparare ad utilizzare strategie di autocontrollo o a concretizzare razionalmente i costi futuri dell’azione.

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