Bonus latte artificiale: ecco a quanto ammonta e chi può richiederlo

Un nuovo Bonus permetterà alle neo mamme di risparmiare una cifra importante sull’acquisto del latte artificiale.

Scopriamo quali sono i requisiti per richiedere e ottenere il Bonus latte artificiale, a quanto ammonta il contributo e come inoltrare la domanda.

bonus latte artificiale
A quanto ammonta la cifra del bonus latte artificiale – mammeincucina.it

Non tutte le mamme hanno la possibilità di allattare il proprio bambino. Alcune patologie infatti impediscono l’allattamento con conseguenze economiche importante oltre che emotive. Il momento dell’allattamento è speciale, consente di ricreare quel rapporto simbiotico che ha avuto inizio nove mesi prima della nascita. Il latte materno, poi, aiuta il bimbo a crescere sano, protegge dalle infezioni respiratorie, riduce la durata delle gastroenteriti e migliora la vista nonché lo sviluppo psicomotorio del neonato.

Ma se non si dovesse riuscire ad allattare non si dovrebbe disperare. Il latte artificiale è un ottimo sostituto e la credenza popolare che faccia male o sia nocivo è priva di fondamento. Basterà scegliere il prodotto giusto insieme al pediatra e il bambino crescerà sano e forte. Il costo, però, è un grande problema. La spesa stimata per una famiglia che alimenta il figlio con latte artificiale durante il primo anno di vita va dai 1000 ai 1.200 euro. Come ammortizzare la spesa?

Bonus latte artificiale, cosa sapere prima di fare domanda

Il Bonus latte artificiale è stato confermato nel 2023. Si tratta di un contributo di importo fino a 400 euro dedicato alle neo mamme che per una patologia non possono allattare e devono ricorrere al latte artificiale. La misura verrà erogata per sei mesi e non è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti l’acquisto dello stesso prodotto.

mamma manina neonato
Come ottenere il Bonus latte artificiale – mammeincucina.it

Per ottenere il Bonus occorrerà certificare di soffrire di specifiche patologie in modo permanente o temporaneo come

  • le infezioni da HTLV,
  • la sindrome di Sheenan,
  • l’alattogenesi ereditaria,
  • l’ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria,
  • l’HCV con lesione sanguinante del capezzolo,
  • infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o sul capezzolo,
  • infezione ricorrente da streptococco di gruppo B,
  • lesione luetica sul seno,
  • tubercolosi bacillifera non trattata,
  • mastite tubercolare,
  • virus varicella zooster,
  • assunzione di farmaci, droghe o alcool

o aver subito la mastectomia bilaterale. Si può chiedere l’agevolazione anche in caso di morte della mamma durante o in seguito al parto. Oltre alla presenza di una delle patologie citate o delle condizioni aggiuntive (ribadiamo che devono essere certificate da specialisti del Sistema Sanitario Nazionale) si aggiunge un requisito economico. L’ISEE inferiore a 30 mila euro. 

La domanda per ottenere il Bonus va presentata all’ASL di competenza territoriale seguendo i passaggi descritti nel portale ASL di riferimento.

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