Pentole tossiche, ecco i componenti a cui fare attenzione: se le hai, buttale subito

Non tutti sanno che le pentole possono essere altamente tossiche se presentano questi componenti: ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Le pentole sono degli oggetti fondamentali in cucina dal momento che quotidianamente consentono di cucinare cibi e pietanze. Tuttavia, è importante sapere che possono diventare potenzialmente dannose per la salute in presenza di alcuni componenti. E’ fondamentale, quindi, informarsi su quella che è la sua composizione per evitare di andare incontro a spiacevoli sorprese.

Pentole tossiche, ecco a cosa fare attenzione
Alcune pentole possono essere tossiche per la salute – Mammeincucina.it

In particolare, ci sono alcune sostanze che risultano essere altamente tossiche e dunque devono essere riconosciute preventivamente leggendo attentamente l’etichetta. A tal proposito, peraltro, andremo ad approfondire uno studio condotto dall’esperto Jonathan Hofmann.

Pentole tossiche: ecco a quali casi fare attenzione

In molti sottovalutano l’importanza di leggere l’etichetta apposta sulle pentole. Essa, invece, è fondamentale in quanto consente di sapere qual è la loro composizione e di conseguenza di capire se un prodotto è potenzialmente tossico oppure no. Si tratta dunque di informazioni importantissime che non possono essere ignorate dai consumatori.

Pentole tossiche, ecco a cosa fare attenzione
Alcune pentole sono realizzate con materiali altamente tossici – Mammeincucinait

In particolare, è utile sapere che la salute è messa a rischio laddove, durante il processo di produzione, sia impiegato il PFOA, acido perfluoroottanoico. Secondo il National Cancer Institute, NCI, infatti, è potenzialmente cancerogeno per gli esseri umani. Non a caso, nello studio condotto da Hoffman, è emerso che le persone che presentano concentrazioni alte della predetta sostanza all’interno del sangue, sono più soggette ad ammalarsi di tumore al rene come anche di cancro al pancreas, al fegato, ai testicoli e ancora al seno.

Il rischio, tra le altre cose, nasce anche quando le pentole si presentano con graffi e tagli. In questo caso, infatti, il metallo potrebbe entrare in contatto con i cibi causando i rischi di cui sopra. Di conseguenza, il consiglio è quello di scegliere padelle che presentino uno spessore di almeno 2,5 mm a salire. Bisogna fare molta attenzione anche alle padelle e alle pentole realizzate in pietra. In molti casi, infatti, non si tratta di vera pietra, ma solamente di un rivestimento che dà l’effetto simile ad essa.

In questo caso, è importante sapere che, per essere certi che si tratti di vera pietra è necessario che sull’etichetta si faccia riferimento alla pietra ollare o a quella lavica. Solamente nel caso in cui siano stati utilizzati questi due materiali, infatti, è possibile avere la certezza di acquistare un prodotto di qualità e privo di controindicazioni per la salute. E’ chiaro dunque, che è molto facile essere attirati da diciture accattivanti, ma che in realtà non corrispondono in alcun modo alla reale composizione dei tegami che utilizziamo per cucinare.

Di conseguenza, è importante ribadire che la soluzione al problema resta quella di leggere sempre attentamente l’etichetta prima di qualsiasi acquisto.

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