Le barrette proteiche sono uno degli snack “salutari” preferiti da molti. Onnipresente in ogni dieta ed in ogni sacca da palestra, anche tu ne avrai mangiata una nella vita. Ma attenta, cara mamma, forse c’è qualcosa che non sai!
Che tu sia un’appassionata di palestra o una mamma in cerca di energie, le barrette proteiche nella maggior parte dei casi rappresentano il tuo alleato per eccellenza. Questi dolci snack proteici, infatti, danno la giusta carica durante la giornata e saziano quel languorino di mezza mattina o pomeriggio.
Le barrette proteiche sono degli snack, spesso dolci, che contengono principalmente alte quantità di proteine, nonché di carboidrati e di grassi. Sono dei veri e propri integratori alimentari: contengono infatti aminoacidi liberi, sali minerali e vitamine, specialmente quelle del gruppo B.
Stiamo parlando, insomma, di un’ottima risorsa da avere sempre con se durante il giorno, a portata di mano per una pausa rinvigorente. Per chi pratica palestra, invece, è importante ricordare che le proteine aiutano a mantenere muscoli ed ossa sane e prestanti. Tuttavia, sarebbe sempre meglio consumarle post-allenamento, ovvero il momento migliore per assorbire tutti i nutrienti contenuti nelle tue barrette proteiche preferite.
Ma come in ogni cosa, c’è il risvolto della medaglia ed anche le barrette proteiche hanno alcune controindicazioni a cui prestare attenzione. Piccole e gustose, infatti, le barrette proteiche sono ormai molto diffuse come supporto alimentare all’attività fisica quotidiana o straordinaria. Ma sei sicura di sapere proprio tutto sull’alimento fit per eccellenza? Bhe, per scoprirlo non ti resta che continuare a leggere!
Barrette proteiche, quando è sicuro mangiarle?
Iniziamo col dire che anche le barrette proteiche vanno assunte con moderazione – proprio come nel caso dell’aceto balsamico – specialmente quando non sono inserite in una dieta equilibrata. Bisogna anche stare attente alla qualità del prodotto che compriamo, preferendo marche specializzate in alimenti più salutari. Ma non finisce qui.
Le barrette proteiche dovrebbero rimpiazzare le energie bruciate durante la giornata. Il problema principale delle barrette proteiche, infatti, è il loro alto contenuto di carboidrati e spesso anche di grassi poco salutari. Vengono spesso definite “caramelle nascoste” anche per via dell’elevata dose di zuccheri che contengono, spesso aggiunto per rendere il sapore più gradevole.
Proprio per questo, la giusta quantità di attività fisica è fondamentale perché le barrette non diventino un surplus di nutrienti giornalieri. Le calorie introdotte con le barrette andrebbero bruciate spendendo energie, altrimenti si rischia di perdere il lavoro fatto con l’attività fisica.
Bisogna ricordare inoltre che anche un eccesso di proteine può essere dannoso per l’organismo, specialmente per per reni, fegato ed apparato digerente. Reni e fegato rischiano di affaticarsi, finendo col rallentare la loro attività ed appesantire tutto l’organismo.
Per quello che riguarda l’apparato digerente, invece, il consumo eccessivo di barrette proteiche potrebbe portare a diarrea, crampi addominali e scompensi al metabolismo. Molte barrette proteiche contengono inoltre caseina, uno dei componenti principali del latte, da tenere a mente in caso di intolleranze o, peggio, allergie.
Infine, ti ricordiamo, cara mamma, che le barrette, qualunque esse siano, non possono sostituire – per nessuna ragione al mondo e chi dice il contrario ha una pessima consapevolezza alimentare – un pasto sano e preparato a casa. Insomma, le barrette sono efficaci solo ed esclusivamente se si segue una dieta bilanciata, salutare e variegata e si fa regolare attività fisica.
Piccolo disclaimer: questo articolo non intende né pretende sostituirsi a una rivista scientifica, motivo per cui le informazioni presenti sono più delle piccole pillole di conoscenza sulle barrette proteiche nel caso in cui si stia male ogni qual volta si mangiano o il loro consumo non sia accompagnato da un’adeguata attività fisica. Nel caso in cui si stia male a causa di patologie pregresse o non si perda peso, quindi, sarebbe opportuno contattare il proprio medico curante o nutrizionista per una diagnosi più accurata e un controllo più opportuno.
