Poca carne e tanti additivi 😨 sono queste le marche di hamburger che si salvano, occhio a quello che metti nel carrello! 🛒

Attenzione agli hamburger che acquistate al supermercato. Alcune marche potrebbero contenere sostanze poco salutari.

Chi di noi non ha acquistato un hamburger surgelati al supermercato? Ma siete sicure di sapere cosa stata acquistando? Infatti non tutti gli hamburger sono realizzati allo stesso modo. Anzi alcune marche possono contenere delle sostanze nocive.

migliori hamburger surgelati
Classifica migliori hamburger surgelati – Mammeincucina.it

Un test realizzato da Salvagente ha deciso di aiutarvi selezionando 11 marche differenti di hamburger e decretando il migliore. Alcuni però non hanno superato la sufficienza. Il vostro dove si è posizionato? Continuate a leggere per scoprirlo.

Il test degli hamburger

Come accennato in precedenza, il test riguarda esclusivamente gli hamburger surgelati. In questa occasione sono stati presi in esame ben 11 marchi diversi (più o meno popolari) di hamburger, venduti nei vari supermercati italiani.

hamburger
Canva photo

Ovviamente non tutti i prodotti sono di ottima qualità, ma questo non vale solo per gli hamburger. Ci sono tanti altri prodotti, alimentari o meno, che non superano la sufficienza in termini qualitativi e/o non rispettano il regolamento europeo sui limiti delle quantità di ingredienti aggiunti all’interno del prodotto.

In alcuni degli hamburger analizzati si è trovata un’insufficiente quantità di carne, oltre agli additivi e ad altri ingredienti che non avrebbero dovuto trovarsi all’interno di questo tipo di carne. Il test di Salvagente ha preso in esame le seguenti marche di hamburger congelati:

  • Conad,
  • Coop Origine,
  • Eurospin,
  • Beefbuger Findus,
  • Tiboon In’s,
  • Delizie del contadino Lidl,
  • Bio Alleva Natura Sì,
  • Montana,
  • Le specialità di Beppe – MD,
  • Gustoro Todis e Amica Natura – Tuodì.

In tutti i prodotti sopracitati si è verificata la presenza di batteri, eventuali nitrati e antibiotici, oltre alla percentuale di grassi.

Dai risultati ottenuti si è scoperto che nessuno dei prodotti contiene antibiotici, anche se la maggior parte cerca di migliorare il prodotto aggiungendo ingredienti non necessari, almeno per la carne di ottima qualità.

La quantità di carne nei vari hamburger varia in modo considerevole. La quantità più bassa si aggira sul 55%, mentre il prodotto con la maggiore quantità di carne ha raggiunto il 95%. Ovviamente, è scontato sottolinearlo, ma meno carne c’è, più prodotti vengono inseriti per compensazione, come la farina di soia e il pangrattato.

Nonostante delle tracce di nitrati riscontrati in alcuni hamburger, quasi tutti i prodotti testati hanno raggiunto la sufficienza, nonostante ci siano differenze sostanziali tra i primi classificati e gli ultimi.

Il peggiore, sempre secondo ‘Il Salvagente’, è la Specialità di Beppe, l’hamburger in vendita da MD, nel quale si è rilevata la presenza di Escherichia coli in quantità molto maggiori rispetto ai limiti previsti dalla legge. Inoltre, anche altri due hamburger includono tracce di Escherichia coli, anche se molto al di sotto del limite di legge consentito.

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