Conto salatissimo nel ristorante del noto chef 👨‍🍳 Lo scontrino 🧾 da 161mila euro fa il giro del mondo

Nel ristorante di uno chef famosissimo in tutto il mondo, il conto a dir poco salatissimo ha fatto scalpore: sta facendo il giro del mondo lo scontrino da 161mila euro.

Negli ultimi anni – soprattutto da quando il mondo della cucina è diventato “mainstream”, per così dire – girano moltissime voci su quanto siano costosi i ristoranti degli chef stellati.

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Da Cracco a Cannavacciuolo, passando per Bastianich, i locali dei volti noti della tv e soprattutto di quelli il cui cielo è costellato di Stelle Michelin, sono famosi per i loro conti a dir poco salati.

Certo, però, abbiamo sentito di persone che hanno dovuto pagare migliaia di euro per una cena, vini compresi, ma mai nessuno in Italia era arrivato a spendere addirittura 161mila euro.

Sì, proprio così: qualcuno è uscito di casa per andare a mangiare fuori e ha speso la stessa cifra che avrebbe spesso che avesse acquistato una casa intera.

Ma di chi è il ristorante stellato in questione? Spoiler: non si tratta di uno chef nostrano, ma di uno famosissimo in tutto il mondo.

Lo scontrino da 161mila euro dello chef che ha fatto il giro del mondo

Quello che è accaduto ad Abu Dhabi è allucinante ed ha fatto il giro del mondo: uno chef ha pubblicato sui suoi social lo scontrino di un conto che un suo cliente ha pagato nel suo locale.

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Fin qui tutto bene, se non fosse che a far discutere è stata la cifra scritta alla fine: 615.065 dirham (la moneta ufficiale usata negli Emirati Arabi Uniti), cioè il corrispettivo di 161.358 euro per essere precisi.

Chi è lo chef in questione? Nusret Gökçe, meglio noto come Salt Bae, il noto chef turco divenuto dapprima macellaio ad Instabul e poi chef noto in tutto il mondo.

Oggi è celebre soprattutto per la sua peculiare tecnica di salare la carne, divenuta ormai iconica, che consiste nel far rimbalzare i granelli di sale sul gomito prima di farli arrivare sulla carne (che gli è costata anche il suo attuale soprannome).

Sappiamo che Salt Bae possiede ristoranti ormai praticamente in tutto il mondo. Istanbul, Abu Dhabi, Dubai, Doha, Dallas, Londra, Mykonos, Miami, New York, Los Angeles sono solo alcune delle città in cui ha espanso la sua attività. A queste si aggiunge il locale appunto di Abu Dhabi, teatro di questa faccenda assurda.

A renderla nota tra l’altro, come abbiamo anticipato, è stato lui stesso, pubblicando la foto dello scontrino da 161.358 euro su Instagram con scritto: “la qualità non è mai cara”.

Una domanda sorge spontanea: quanti erano i commensali? Erano precisamente 14, ma da qui un altro interrogativo: cosa hanno mangiato per arrivare a spendere una tale cifra?

Ovviamente tutti hanno assaggiano la famosissima carne dello chef, celebre in tutto il mondo, tanto da attirare anche super celeb (tra cui Chiara Ferragni).

A questo piatto si aggiungono vini e bevande alcoliche che probabilmente hanno determinato un aumento del prezzo, anche se sappiamo che mangiare nei ristoranti di Salt Bae è sempre costosissimo. Basti pensare che un hamburger semplicissimo ed una lattina di coca cola costano circa 124 euro (109 sterline in pratica).

Ma per essere ancora più precisi, ecco il prezzo preciso dei piatti ordinati dalla tavolata. I clienti in questione hanno speso circa 315 euro per 5 carpacci di manzi, a cui se ne aggiungono circa 1.440 per due golden ottoman (la bistecca ottomana) più 1.180 euro per una Golden Sirt da 300 grammi, 2,360 per una Golden Istanbul e 1.535 per una Golden Baklava (ai tagli con la dicitura golden viene aggiunto dell’oro alimentare).

A far aumentare a dismisura il costo finale, però, sono state le bevande: i commensali hanno speso circa 85mila euro solo per cinque bottiglie di vino Petrus.

Se pensiamo che gira voce – anzi è quasi certo praticamente – che nel 2023 Salt Bae aprirà anche un ristorante in Italia, precisamente a Milano, vale la pena chiedersi: anche qui vedremo scontrini simili?

Lo scopriremo solo vivendo (ma probabilmente i costi dei suoi piatti saranno gli stessi di quelli succitati).

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