Ministero della Salute richiama ❌ per possibile pericolosa flora batterica 🦠 questo marchio di pesto

Care mamme, se avevate voglia di una bella e veloce pasta al pesto, dovete fare molta attenzione. L’ultimo richiamo del Ministero della Salute lancia un allarme su una possibile flora batterica pericolosa. 

Quante volte un pesto già pronto che possiamo trovare facilmente in qualsiasi supermercato, dal marchio più blasonato al discount, ci ha salvato il pranzo o la cena in men che non si dica. Per quanto, infatti, sia bello cucinare, a volte, a causa soprattutto della stanchezza, l’idea di mettersi ai fornelli alletta ben poco, specialmente se si ha il tempo contato, quindi quasi per tutta la settimana.

pesto allerta
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Ecco quindi che i pesti pronti diventano protagonisti indiscussi di un salvataggio in piena regola, potremmo definirli quasi i principi azzurri della cucina. Che sia un pesto alla genovese o ricotta e noci, il risultato non cambia. La pasta sarà buona e la nostra schiena ci ringrazierà per averle concesso un po’ di pietà. Eppure, non è sempre detto che consumare prodotti fatti e finiti sia sempre la scelta più saggia.

L’ultimo richiamo del Ministero della Salute, infatti, ha posto l’accento proprio sulla possibile pericolosità della flora batterica in un pesto molto utilizzato e che dà anche quel guizzo in più ai nostri piatti un po’ monotoni.

Pesto di finocchietto selvatico richiamato dagli scaffali: non dovete assolutamente consumarlo

Il finocchietto selvatico è una pianta dal gusto forte, capace di sovrastare tutti gli altri sapori presenti nel piatto. Di solito, si utilizza per condire la pasta col sugo di alici – una vera squisitezza – ma si può trovare negli scaffali del supermercato anche come sugo pronto. Un sapore strong quindi, per un pranzo veloce.

pesto di finocchietto selvatico
Ministero.gov

Tuttavia, se avevate intenzione di preparare pasta e pesto, fate attenzione al marchio. Il Ministero della Salute, infatti, ha da qualche giorno richiamato il lotto di produzione 15ST22 del pesto di finocchietto selvatico da 190 grammi a marchio “Alicos”. Si tratta di un’azienda siciliana in provincia di Trapani, specializzata in sughi pronti.

Il Ministero ha deciso di optare per il ritiro del prodotto a causa del rischio grave di una potenziale proliferazione di flora batterica pericolosa, dovuta ad una non corretta acidificazione del pesto. E’ stato riscontrato, infatti, un pH fuori dagli standard che ha prodotto una contaminazione da C. botulinum, ovvero il pericoloso batterio del botulino.

Il batterio causa l’omonima malattia, altrimenti detta botulismo, i cui sintomi principalmente sono:

  • Nausea, vomito e crampi addominali
  • Difficoltà a deglutire o parlare
  • Visione offuscata o doppia con palpebre cadenti
  • Mancanza di respiro o difficoltà a respirare
  • Paralisi

Proprio per questo, l’allerta del Ministero invita espressamente a non consumare in qualsiasi circostanza il pesto di finocchietto selvatico e di restituirlo presso il punto vendita di acquisto per ottenere anche un rimborso. Care mamme, quindi, se avete il lotto contaminato, la soluzione non è buttarlo.

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