In diversi pesci sono stati rinvenuti percentuali preoccupanti di mercurio che possono essere un problema per la nostra salute, scopriamo quali.
Il pesce è tra gli alimenti che non dovrebbero mai mancare in una dieta sana ed equilibrata, è leggero e sano, i nutrizionisti consigliano di mangiare con una certa frequenza.
Ogni volta che compriamo il pesce prestiamo attenzione, ci rivolgiamo sempre al pescivendolo di fiducia al momento dell’acquisto per essere sicuri della qualità, così da non rischiare di comprare pesce decongelato, venduto come fresco. Oggi però ci imbattiamo su un’altra problematica, che interessa il consumatore, in alcuni pesci è possibile ritrovare il mercurio. Scopriamo quali pesci ne contengono in maggiore quantità.
Mercurio nel pesce: quali ne contengono in quantità maggiore
Siamo mamme molto attente, non solo quando ci dedichiamo alla preparazione di piatti, ma anche la scelta della materia prima è importante. Quando ci rechiamo al supermercato o dal pescivendolo, a fare la spesa, prestiamo attenzione a ciò che acquistiamo. Però devi sapere quali pesci contengono più mercurio, così da evitare di mangiarli spesso.
Oggi focalizziamo l’attenzione sul pesce, purtroppo non tutte sono a conoscenza che alcuni pesci possono presentare maggiore concentrazione di mercurio, questo potrebbe essere un problema per la salute di tutti noi.
Nonostante il pesce offra un importante apporto nutrizionale, ossia vitamine, sali minerali, ma anche proteine, acidi grassi, tra cui quelli omega 3, si dovrebbero consumare almeno 2-3 volte alla settimana e non di più. Sono da preferire pesci più magri.
Bisogna però capire però quali sono i pesci che contengono più mercurio, così da prestare attenzione e non esagerare con l’assunzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la principale fonte di esposizione umana al metilmercurio, è proprio il pesce e i crostacei. Purtroppo se si assume molto pesce contenete mercurio si possono creare danni al sistema nervoso centrale e ai reni.
Sia il pesce spada che il tonno rosso, ahimè contengono una percentuale più alta di mercurio, un elemento chimico che si trova un po’ ovunque non solo nell’acqua, ma anche nell’aria e nel suolo. Il tonno rosso, può contenere alti livelli di mercurio, soprattutto se viene pescato nel Mediterraneo.
La presenza di mercurio in acqua si accumula nella catena alimentare marina, quindi i pesci più grandi ne contengono in maggiore quantità.
L’esposizione a questa sostanza può causare danni a tutti in particolar modo ai bambini, donne incinte e soggetti fragili. Secondo uno studio effettuato in Danimarca, l’esposizione a grandi quantità di mercurio può causare conseguenze negative per la salute, anche un ritardo mentale.
Come riportato dalla Fondazione Veronesi: “Nessun problema, invece, per il tonno in scatola e quello fresco che si trova al supermercato, generalmente della specie pinne gialle (di piccola taglia), in cui i valori di metilmercurio appaiono sempre ampiamente entro i limiti di legge”.
Quindi pericolo scampato per questi pesci in scatola! Comunque non è consigliabile esagerare, ricorda che il nostro organismo ha bisogno di tanti nutrienti che possiamo trovare in diversi cibi. Inoltre variare è il primo passo da fare.
