Alessandro Borghese e la difficoltà nel trovare nuovi chef giovani

Alessandro Borghese in una recente intervista ha parlato di quanto sia difficile per lui oggi trovare chef giovani per il suo ristorante di Milano. Ecco cosa ha detto.

In un’intervista rilasciata di recente al Corriere della Sera, Alessandro Borghese, famosissimo chef italiano, ha parlato della difficoltà di trovare nuovi chef giovani che lo possano affiancare nel suo lavoro.

Alessandro Borghese
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La sua più che altro vuole essere una denuncia: i giovani di oggi non vogliono rimboccarsi le maniche e faticare, nel senso stretto della parola.

Non hanno la volontà di fare quello che ha fatto lui quando era giovane, prima di approdare al mondo della tv, diventare un volto celebre della cucina.

Ma perché accade questo? Lo ha spiegato lui stesso nell’intervista.

Alessandro Borghese contro i giovani: “Manca la devozione al lavoro”

“Sa che cosa è successo lo scorso weekend? Quattro defezioni tra i ragazzi della brigata, da gestire all’ultimo minuto, e nessuno disposto a sostituire. Così a cucinare siamo rimasti io e il mio braccio destro: 45 anni io, 47 lui”: ha esordito così lo chef nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Alessandro Borghese
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Secondo lui i giovani oggi non sarebbero più disposti a lavorare sodo, ma preferirebbero divertirsi.

Per lo chef, insomma, la difficoltà dei ragazzi inizia quando comprendono che stare in cucina (oppure anche in sala ovviamente) non è come vivere dentro un set.

Loro sarebbero più interessati a diventare i nuovi Alessandro Borghese che ad imparare davvero come si fa il suo mestiere.

E, soprattutto, non vogliono essere impegnati tutti i fine settimana, che vorrebbero invece riservare al divertimento e quando lo fanno, “lo fanno con l’arroganza di chi si sente arrivato”.

Eppure lui ricorda i suoi inizi, i tempi in cui si spaccava la schiena, faceva sacrifici, rinunciava a tantissime cose importanti per lui, come i compleanni delle figlie, gli anniversari della moglie.

Borghese ha affermato poi di aver cercato sempre di nuotare “con una bracciata avanti agli altri”, proprio spinto dall’amore per il suo mestiere.

Inoltre ha aggiunto anche che per lui è assurdo pensare di ricevere fin da subito compensi alti. 

A questo proposito ha ricordato di quando lui stesso prestava servizio sulle navi da crociera per poter apprendere il più possibile su questo mestiere e si “accontentava” di vedersi vitto e alloggio pagato e non ricevere uno stipendio vero e proprio a fine mese.

Per lui all’epoca l’opportunità di imparare valeva tanto quanto uno stipendio, mentre oggi i ragazzi non vogliono investire su sé stessi.

Parlando di cucina comunque ecco cosa non mangia mai Barbara D’Urso per restare sempre così in forma.

In ogni caso, oggi secondo Borghese insomma “manca la devozione al lavoro”. Ed ha concluso poi dicendo che secondo lui a volte le nuove generazioni cercano un impiego sperando sotto sotto di non trovarlo, perché quando poi vengono chiamati non rispondono.

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