Come organizzare la spesa con un bambino: consigli per le mamme

Come organizzare la spesa quando si ha un bambino? Genuinità degli alimenti e sicurezza al primo posto. Ecco alcuni consigli per le mamme.

Con lo svezzamento le mamme iniziano a porsi il problema di come poter organizzare la spesa per garantire al bambino la massima genuinità e sicurezza degli alimenti. 

Quando in casa ci sono dei bimbi diventa quindi fondamentale scegliere i prodotti più appropriati e di conseguenza valutare dove fare la spesa, prestare attenzione alla qualità del cibo scegliendo i prodotti giusti di cui potersi fidare. E facendo anche attenzione anche alla loro freschezza

Ogni mamma infatti desidera garantire il meglio al proprio bambino e per questo vorrà stare attenta anche all’alimentazione del piccolo. Scopriamo allora come organizzare la spesa al meglio scegliendo i prodotti più sicuri. 

Stagionalità di verdura e frutta

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Frutta e verdura (Adobe Stock)

Iniziamo da frutta e verdura. Quando arriva un piccolo in casa dovremo fare ancora più attenzione a quello che portiamo sulle nostre tavole. Scegliere vegetali di stagione sarà fondamentale. Nonostante nei supermercati si trovino frutti e ortaggi in ogni periodo dell’anno è bene non cedere alla tentazione di acquistare le fragole a Natale, ad esempio. 

Ma è sbagliato anche comprare le zucchine in inverno. Il loro periodo di maturazione va infatti da giugno a settembre. Quelle che troviamo anche a gennaio o febbraio nei banchi della grande distribuzione provengono dalle coltivazioni in serra. Le loro sostanze nutritive saranno di sicuro inferiori rispetto ai frutti maturati sotto al sole. Non solo, gli ortaggi fuori stagione vengono conservati nelle celle frigorifere e coltivati con una discreta quantità di pesticidi. Inoltre, affrontano lunghi viaggi per arrivare nelle nostre tavole, perdendo molte sostanze nutritive.

Il consiglio, se si ha un bimbo in casa, è quello di comprare solo prodotti di stagione e a chilometro zero. Se si ha la fortuna di vivere in zone di campagna possiamo informarci se ci sono aziende locali che vendono al dettaglio, o magari in qualche mercato. Addirittura, anche in questo periodo di Covid, diverse aziende agricole si sono organizzate per portare direttamente a casa cassette di rigogliosa e sana frutta e verdura. Perché non approfittare allora?

Inoltre, è bene fare rifornimenti più spesso anziché comprare quantità eccessive che poi devono essere conservate per troppi giorni in frigorifero. Tra l’altro l’umidità è una nemica di frutta e verdura. E le temperature troppo fredde rischiano di rovinare alcuni ortaggi e frutti. Meglio allora, tranne che in estate perché fa troppo caldo, conservarli in un armadietto fuori dalla finestra, ad esempio in terrazza o in veranda.

Quindi se ci rimane una mela un po’ raggrinzita possiamo comunque consumarla noi adulti, male non ci farà, ma ai nostri cuccioli offriamo sempre i prodotti più freschi che possiamo. 

Discorso a parte per i succhi di frutta. Quelli conservati sono spesso ricchi di zuccheri aggiunti e abbiamo già spiegato come lo zucchero possa influire anche sul comportamento dei più piccoli, e preparati con frutta di dubbia provenienza. Quindi a meno che non si scelga un prodotto esclusivamente biologico e senza zuccheri aggiunti, meglio prepararli in casa con un frullatore o un estrattore. 

Carne, pesce, uova e formaggi

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Adobe Stock

Passiamo ora al capitolo carne. Nei primi mesi di svezzamento per introdurre questi alimenti o ci si affida agli omogenizzati già pronti che sono comunque super controllati ma pur sempre prodotti conservati oppure compriamo carne e pesce di cui conosciamo la provenienza e che siano rigorosamente di qualità. Pollo, tacchino e vitello, sono quelli con cui iniziare e andranno presi dal macellaio di fiducia. Prestiamo attenzione a come sono allevati gli animali, meglio fare qualche domanda in più al nostro fornitore di fiducia. Occhio agli allevamenti intensivi che non sono affatto indicati per il nutrimento dei nostri piccoli. Quindi controlliamo sempre che le aziende da cui proviene la carne siano biologiche e che non facciano uso di antibiotici per nutrire gli animali. 

Anche per il pesce, che è un alimento eccezionale per i piccoli, è bene rifornirsi in una pescheria di fiducia e che ci garantisca la freschezza del prodotto. Avere anche un po’ di dimestichezza nel riconoscere se un pesce è fresco o meno di certo non guasterà. Il miglior pesce da consumare per i bambini è quello azzurro di piccole e medie dimensioni e che vive a media profondità. Un pesce troppo grande infatti può contenere più sostanze inquinanti e metalli pesanti. Sconsigliati ad esempio tonno e pesce spada. Inoltre se i pesci vivono in superficie possono trovare facilmente idrocarburi e derivati, così come sono sconsigliati quelli che stazionano nei fondali dove si depositano metalli pesanti e altri agenti inquinanti. Il pesce è bene consumarlo, almeno 3 volte a settimana e sempre rigorosamente cotto per non incorrere in un pericoloso parassita, l’Anisakis.

Se non si è sicuri del prodotto che andiamo ad acquistare possiamo comunque affidarci a un buon surgelato che contiene praticamente gli stessi valori nutrizionali anche se cambia in termini di gusto. Per i bambini le specie migliori da consumare sono orata, branzino, sogliola, platessa, ma anche sardine, sgombro, trota, spigola, acciughe, nasello, merluzzo e alici. Ovviamente il consiglio è di fare attenzione alle lische.

Infine, per quanto concerne le uova se le prendiamo al supermercato è bene controllare le etichette per capire la freschezza. Ogni uovo ha la sua dicitura stampata sul guscio. Un altro trucco è quello di controllare la data di deposizione. Entro 9 giorni da questa le uova si possono considerare extra fresche.

Meglio poi se si acquistano in un’azienda biologica che alleva le galline a terra e senza l’ausilio di antibiotici. Altrimenti possiamo prenderle da un contadino che le alleva in maniera tradizionale. Innanzitutto dobbiamo fidarci della persona che ce le dà in merito alla freschezza. Una regola di base che vale per tutte le uova è quella di fare attenzione al guscio quando si maneggiano. Per questo è bene lavarsi le mani dopo averle toccate perché potrebbero essere sporche di escrementi contaminati dalla salmonella. Un accorgimento è di non lavare le uova sotto l’acqua perché in questo modo si rischia di far passare un’eventuale agente patogeno presente sul guscio all’interno dell’uovo. Se le uova sono sporche possiamo pulirle con un po’ di carta da cucina umida o con una spugnetta spazzando via eventuali escrementi. 

Anche i formaggi sono molto importanti per l’alimentazione dei bambini perché sono una buona fonte di calcio. In questo caso sarà opportuno controllare le date di scadenza in etichetta. Ottimi per lo svezzamento e anche dopo sono la ricotta, lo stracchino e la robiola. Oltre a quelli confezionati nei supermercati anche in questo caso è possibile fare affidamento ad aziende del territorio che offrono prodotti biologici. Inoltre, non deve mai mancare il Parmigiano Reggiano o Grana Padano, che offrono un’importante dose di proteine.

Per quanto concerne i prodotti pronti come omogeneizzati, liofilizzati, farine di cereali, biscotti per la prima infanzia, pastine, si può stare tranquilli. I prodotti per bambini delle grandi aziende sono super controllati e sicuri. 

Inoltre, se si vuole avere un’alternativa ai prodotti freschi possiamo optare per alcuni tipi di surgelati, come già detto fra questi possiamo scegliere alcuni tipi di pesce, o ortaggi non di stagione come i piselli ma anche gli spinaci o i minestroni.

Se sei una mamma particolarmente esigente e attenta all’alimentazione dei tuoi bambini leggi anche come organizzare il frigorifero e la dispensa quando si ha un bimbo.

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