Fichi: valori nutrizionali, calorie e proprietà

I fichi, quelli denominati “comuni” sono il “falso frutto” di una pianta xerofila dei tropici del sud dai climi temperati, il “Ficus carica L.” della famiglia delle Moraceae.

Fico in primo piano
Fonte: Adobe Stock

I fichi sono apprezzati sin dai tempi antichi per la loro dolcezza e bontà. In effetti non sono propriamente un frutto, ma un’infiorescenza a forma di pera, carnosa e succulenta, dal colore che varia dal verde al rossiccio al nero.

I fichi si distinguono in pianta maschio (produce il polline ma non fichi commestibili) e pianta femmina (produce fichi commestibili con semi).

Scheda alimentare dei fichi

Pare che le origini dei fichi risalgano alla Mesopotamia di oltre 10.000 anni or sono. La facilità riproduttiva e di crescita della pianta, ne facevano un buon frutto da coltivare. Per anni sia nella Grecia antica che in epoca romana, il fico veniva considerato un frutto importante adatto a nutrire persone importanti come filosofi e re. Oggi viene coltivato un po’ ovunque e nel bacino del mediterraneo Italia, Spagna, Turchia e Grecia ne hanno coltivazioni fiorenti.

Stagionalità: La raccolta dei fichi avviene tra agosto e settembre, ma si distinguono due tipi di piante:

  • Quelle “bifere”, che fruttificano 2 volte e i cui fichi che maturano tra giugno e luglio sono detti “fioroni” (o primaticci) per la loro grandezza.
  • Quelle “unifere” che tra agosto e settembre fruttificano una sola volta, sono più piccoli e fruttificano in maggiore quantità.

Varietà: Sono oltre 650 le varietà di fichi in commercio oggi. Le varietà con la buccia più scura sono consumate soprattutto fresche o in confetture o composte, mentre quelle a buccia chiara sono destinate prevalentemente all’essiccazione. Tra le varietà bianche più pregiate c’è la Dottato, coltivata nel Centro e Sud Italia. Delle varietà di fichi in commercio, due sono a Denominazione di Origine Protetta:

  • Fichi di Cosenza, fichi essiccati
  • Fichi bianchi del Cilento

Invece i fichi secchi di Carmignano, sono un presidio Slow Food e PAT (Prodotti Agricoli Tipici).

Valori nutrizionali dei fichi

Foto di fichi colorata
Sfondo fichi – Fonte: Adobe Stock
  • Calorie: 47
  • Acqua: 81,9 gr
  • Proteine: 0,9 gr
  • Carboidrati: 11,2 gr
  • Zuccheri: 11,2 gr
  • Grassi: 0,2 gr
  • Fibra: 2 gr
  • Vitamina C: 7 mg
  • Potassio: 270 mg
  • Fosforo: 25 mg
  • Calcio: 43 mg
  • Sodio: 2 mg

Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questo frutto.

Proprietà benefiche del fico

I semi dei fichi, sia essiccati che freschi, esercitano un potere lassativo. Aiutano nella digestione grazie a particolari enzimi. Proteggono la pelle. Hanno proprietà antinfiammatorie, utilizzati sia per uso esterno contro foruncoli, ascessi e gonfiori, che interni, come le gastriti. Regolano la secrezione gastroduodenale. Grazie all’elevata quantità di potassio che contengono, sono ottimi integratori di energia, immediatamente disponibile.

Controindicazioni ed allergie: Coloro che hanno sviluppato un’allergia o intolleranza ai fichi devono prestare attenzione Pur non essendoci particolari controindicazioni al loro consumo, coloro che hanno diabete o insulino resistenza devono prestare attenzione al consumo. Coloro che soffrono di calcoli, problemi ai reni o alla cistifellea devono fare attenzione al consumo di fichi, in quanto, contenendo “ossalati”, possono dare problemi. Chi soffre di stati di asma presti attenzione ai fichi che acquista, spesso alcuni fichi vengono trattati con solfiti che possono accentuare questi stati.

  • Chi è allergico alle Moracee ha probabilmente una sensibilità nei confronti dei fichi.

Il contatto tra pelle e piante o frutti di fico può causare reazioni allergiche in persone molto sensibili. La linfa, le foglie e le radici del fico possono provocare reazioni allergiche tanto quanto i frutti. La presenza di psoraleni e bergapteni, che possono indurre dermatiti foto tossiche ne potrebbe essere il motivo. Quando mangiate i fichi, la pelle potrebbe essere responsabile delle allergie quanto la polpa, anche a causa di eventuali pesticidi utilizzati durante la coltivazione, nel dubbio è sempre meglio toglierla.

In ogni caso, per qualunque sintomo dovuto all’assunzione di fichi, consigliamo di rivolgersi subito al proprio medico curante.

Come somministrare il fico in base all’età

Fichi e marmellata
Fonte: Adobe Stock

I fichi vengono consigliati dai 12 mesi in su. Se pur ottimi per la protezione del fegato, lo sviluppo della pelle e il carico di energia, resta frutti difficile da digerire nei primi mesi di vita dei bambini. Non vi sono particolari accorgimenti di somministrazione, in quanto essendo morbidi e carnosi, risultano facile da approcciare per qualunque bimbo.

Conservazione del fico

Essendo dei frutti da consumare prevalentemente freschi, si consiglia di acquistare i fichi in quantità adeguata alla necessità. In realtà il metodo migliore di conservare i fichi è l’essiccazione, in quanto preserva tutte e proprietà del fico e gli consente di resistere mesi all’incedere del tempo. Anche caramellarli è un buon metodo, tuttavia necessita di u aumento di zuccheri e calorie del frutto. Crearne confetture e composte, con questo metodo è invece possibile non aggiungere zuccheri e conservare a lungo i fichi una volta messi in barattoli chiudi ermeticamente col metodo della bollitura per creare il vuoto all’interno del barattolo.

Come scegliere i fichi

Fortunatamente i fichi posti sui banchi ortofrutticoli sono quasi sempre di qualità, tuttavia, consigliamo di fare attenzione a pochi semplici passaggi:

  • il profumo, vi guida sempre verso i frutti più buoni e maturi
  • la buccia, non deve avere escoriazioni, muffe o ammaccature
  • il fondo del fico, deve essere asciutto, se perde liquido è sintomo di eccessiva maturazione.

Avvertenze per mamma e papà

I fichi sono da sempre ritenuti forti afrodisiaci, molto energetici e ricchi di vitamine venivano considerati di forte aiuto alla procreazione, sia in epoca greca che romana. Veniva anche consigliato alle coppie di mettere sotto il cuscino foglie di fico per favorire la procreazione.

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