È normale ammalarsi, ma quando succede ai bambini è ovvio essere preoccupati, quindi bisogna sapere cosa fare per aiutarli.
La febbre nei bambini è comune ed spesso fonte di preoccupazione per i genitori. Quando si ha la febbre è perché il corpo sta reagendo ad un problema che può derivare, ad esempio, da un virus o da un’infezione. La febbre si definisce tale quando la temperatura corporea supera i 38°C e, a seconda della causa e della gravità, può richiedere un diverso tipo di intervento. Vediamo cosa fare quando accade.
Febbre e bambini: cosa fare per aiutarli
Capire come si manifesta la febbre nei bambini è il primo passo. Oltre ad una temperatura elevata, il bambino può mostrare sintomi come affaticamento, irritabilità, mancanza di appetito o occhi lucidi. Alcune cause comuni di febbre includono infezioni virali o batteriche, ma a volte può essere associata a dentizione o a reazioni a vaccinazioni recenti.
Quando la febbre supera i 39,5°C o dura per più di tre giorni, è consigliabile consultare un pediatra per una diagnosi più approfondita, poiché potrebbe essere il segnale di un’infezione più seria. In caso di febbre improvvisa accompagnata da altri sintomi gravi, è importante cercare immediatamente assistenza medica.
In molti casi, quando la febbre non è troppo alta e il bambino non mostra segni di grave malessere, è possibile trattarla con rimedi naturali, utili a migliorare il comfort del piccolo senza l’uso di farmaci.
- Mantenere il bambino scoperto: spesso i genitori tendono a coprire troppo i bambini con febbre, temendo che possano raffreddarsi, ma l’eccessiva copertura ostacola la dissipazione del calore corporeo, rallentando il naturale abbassamento della temperatura. Vestire il bambino con abiti leggeri e usare coperte leggere permette al calore di uscire più facilmente dal corpo.
- Idratazione costante: è fondamentale che il bambino beva molti liquidi durante la febbre, poiché si disidrata facilmente. Oltre all’acqua, si possono somministrare spremute di agrumi ricche di vitamina C, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti o latte caldo per variare l’apporto di liquidi.
- Spugnature fresche: bagnare la fronte, i polsi e le caviglie con pezzi di stoffa o spugne bagnate in acqua fresca può aiutare a ridurre la temperatura e dare un po’ di sollievo. L’acqua deve essere a temperatura ambiente, mai troppo fredda, per evitare uno shock termico.
- Ambiente confortevole: l’ambiente in cui si trova il bambino deve essere ben ventilato e fresco. Una temperatura intorno ai 18-20°C è ideale per aiutare il corpo del bambino a regolare la sua temperatura. È importante evitare ambienti troppo caldi o troppo freddi, che possono influire negativamente sul processo di guarigione.
- Permettere al bambino di muoversi: se il bambino si sente abbastanza bene da alzarsi e muoversi, non è necessario obbligarlo a rimanere a letto. Il riposo è importante, ma forzare un riposo eccessivo può aumentare il senso di irritabilità. Lasciare che il bambino giochi o si muova moderatamente, sempre sotto supervisione, può contribuire al suo benessere.
Quando consultare il pediatra in caso di febbre nei bambini
Sebbene i rimedi naturali possano essere utili per gestire la febbre lieve, è fondamentale monitorare attentamente i sintomi del bambino. Bisogna sempre consultare il proprio medico, a maggior ragione se compaiono questi sintomi:
- La febbre supera i 39°C.
- La febbre persiste per diversi giorni.
- Il bambino appare particolarmente debole o irritabile.
- Eruzioni cutanee.
- Vomito
- Convulsioni.
Inoltre, è bene sottolineare che se il bambino ha meno di tre mesi e presenta febbre, va effettuata una valutazione medica immediata.
Affrontare la febbre di un bambino può essere un’esperienza stressante per ogni genitore, ma con i giusti accorgimenti è possibile gestire la situazione con calma e sicurezza. Utilizzare rimedi naturali come il raffreddamento del corpo, l’idratazione e un ambiente confortevole può contribuire notevolmente a migliorare il benessere del piccolo, ma non bisogna mai esitare a rivolgersi a un medico quando la situazione lo richiede, poiché la febbre può essere un segnale di un’infezione più grave che necessita di cure specifiche.