Seguire un figlio per un genitore non è mai semplice, anche per un’attività come i compiti scolastici. Prestare attenzione a questo momento è fondamentale.
Stare vicino ai propri figli è più che naturale, cercando non solo di imporre delle regole, che sono certamente necessari, ma anche seguendoli nei loro compiti quotidiani. In un “mestiere” come quello che sono chiamati a fare i genitori si dice che ci sia sempre da imparare, al punto tale che, come in molti altri ambiti, si arriva a imparare solo attraverso gli sbagli.
Agire in maniera uniforme non è certamente possibile, visto che molto dipende anche dal carattere del proprio bambino/ragazzo e dalla sua capacità/volontà di seguire i dettami di mamma e papà.
Essere genitori non è mai semplice
Molti genitori in questo periodo si fanno una domanda non sapendo quale sia la strada giusta da seguire: meglio essere amici dei propri figli o essere autoritari con loro? Anche in questo caso è difficile dare una risposta corretta, proprio perché non tutti i ragazzi hanno la stessa reazione.
C’è chi infatti è felice di avere mamma e papà disposti a dargli consigli su come comportarsi, anche nei confronti di un eventuale fidanzato, mentre chi ha un carattere chiuso e per questo preferisce mantenere una sorta di “distanza tra le parti”.
Il problema può nascere anche quando sono bambini e non si sa se sia giusto assisterli nei compiti o lasciarli da soli. I pareri sono discordanti, ma gli psicologi non hanno dubbi su quale sia la scelta migliore da fare.
È bene aiutarli nei compiti?
il momento dei compiti è spesso faticoso per un bambino/ragazzo, soprattutto per chi è l’esempio di quello che gli insegnanti dicono “potrebbe fare di più”. Alcuni, infatti, hanno bisogno di essere costantemente spronati per portare a termine quanto assegnato dagli insegnanti, altrimenti finiscono per distrarsi e metterci il doppio del tempo. Altri, invece, si appassionano alle materie che studiano e finiscono per essere autonomi.
Spesso, però, anche per semplificare le cose ci sono genitori che arrivano addirittura a sostituirsi ai figli e a portare a termine le cose quasi del tutto al posto loro. Il rischio concreto quando mamma e papà si sostituiscono a un figlio nella gestione dei compiti a casa è che questo finisca per non imparare quasi niente di quanto apprende a scuola.
Ma cosa pensano gli esperti? Uno psicologo prova a invertire la questione: se i genitori fanno i compiti al posto loro si potrebbe pensare che non siano in grado di fare le cose senza un’assistenza esterna. Non solo, si potrebbe avere l’impressione che una mamma voglia sostituirsi a un docente.
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L’ideale sarebbe quindi che i ragazzi chiedano ai genitori di avere a loro disposizione un ambiente idoneo allo studio, ben organizzato e lontano dalla confusione. Chi ne ha la necessità potrebbe poi chiedere di ripetere insieme le richieste di un esercizio per poi agire da solo. A quel punto i benefici saranno possibili per entrambi.
