Pane raffermo, tutti gli usi alternativi per evitare inutili sprechi

Hai del pane raffermo in dispensa e non sai come usarlo? Ecco qualche trucchetto anti-spreco per ridargli nuova vita.

Ormai è noto che il pane sia la base della sopravvivenza nonché la gustosa essenza della semplicità. Simbolo della convivialità e della condivisione, non c’è nulla di meglio che di un panino con un bicchiere di vino, la felicità, così recita la canzone. Pura verità difatti perché nutre e sazia, in cuor contento.

Come riciclare il pane raffermo
Qualche trucchetto per non sprecare il pane raffermo (Mammeincucina.it)

Dal classico pane toscano, senza sale, adatto per realizzare dei succulenti crostoni con paté di milza, dal retrogusto un po’ forte per conferire contrasto, alle michette, farcite con il salame quale iconica pausa pranzo, ce n’è proprio per tutti i gusti, anche quello integrale o multi-cereali per soddisfare qualsiasi esigenza o preferenza. Impiegato giustappunto nelle ricette come per gli antipasti, è sovente consigliato anche come accompagnamento per le zuppe, magari previamente abbrustolito.

Diversi sono i modi d’utilizzo per cui ci azzarda ad acquistarne in grande quantità proprio per variare ogni giorno. Ma purtroppo può succedere che, a causa di qualche dimenticanza, il pane rimanga più del dovuto in dispensa, diventando così duro e secco. Un peccato gettarlo, anche per rispettare il detto ‘non si butta via niente‘, sacro in cucina. A questo riguardo, si propongano alcuni preziosi suggerimenti per riciclarlo, in un’ottica anti-spreco ed economica.

Pane raffermo, tutti gli usi alternativi in cucina per non sprecarlo

Capita nelle famiglie che si avanzi cibo o si rinvenga un surplus alimentare non previsto, dato che si cerca sempre di fare un po’ di economia domestica, soprattutto in questi ultimi tempi. Solitamente, il pane risulta il più delle volte l’alimento più sacrificato e sprecato al contempo perché ammuffito o raffermo per cui si decreta il suo triste destino nel cesto della spazzatura. Nel primo caso è comprensibile ma nel secondo caso si profila ancora la possibilità di salvarlo.

La bruschetta come alternativa valida per riciclare il pane raffermo
Bruschetta, un modo gustosissimo per riciclare il pane raffermo (Mammeincucina.it)

Infatti ci sono tanti modi di riutilizzo del pane raffermo, soprattutto per ricette sia dolci che salate. Si pensi, ad esempio, alle polpette nel cui composto si ravvisa il pane medesimo, ammollato precedentemente nel latte. Si possono menzionare tantissime altre sfiziose pietanze come la pasta con la mollica, profumatissima grazie alla presenza del prezzemolo, aglio e peperoncino. Per non parlare dei canederli, un primo piatto tipico dell’Alto Adige, facilissimo da realizzare. Anche in questo caso, si prevede che il pane venga ammorbidito nel latte tiepido.

VEDI LA RICETTA —> POLPETTINE DI PANE SAPORITE

Per recuperare invece alcune fette indurite, sparse nel sacchetto apposito, si consiglia di adagiarle su una placca ricoperta da carta forno e cuocerle a 180° per 8 minuti. Gli ultimi 3 minuti, se gradito, aggiungere la mozzarella e il prosciutto oppure lasciare che termini la cottura e condire con semplice olio evo, pomodorini e un pizzico di sale per le classiche bruschette. Infine per quanto concerne i dolci, come non menzionare la torta di pane, soggetta a molteplici varianti, da quella al cioccolato a uvetta e pinoli, ammollandolo sempre nel latte.

Un ultimo ma preziosissimo trucchetto per riciclare il pane raffermo è quello di realizzare il pangrattato, evitando così di acquistarlo a fini di risparmio. Basta solamente tagliarlo grossolanamente a pezzi un po’ grandi, cuocerli nel forno per circa 5 minuti affinché si asciughino dall’umidità dopodiché con il mixer frantumarli fino a ridurli in polvere. A questo punto lo si conservi in un contenitore ermetico o nel classico sacchetto del pane. Tante le possibilità per concedergli una seconda chance, senza mai più sprecare neanche una briciola.

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