No cara mamma 🙅🏻 non tutte le patatine fritte 🍟 sono buone: ecco le peggiori secondo il ‘Salvagente’

Difficile da ammettere, ma anche le patatine fritte non sono tutte buone e uguali a priori. Ecco la classifica delle peggiori!

Quando parliamo di patatine fritte, è come se il nostro cervello in automatico smettesse di funzionare, per far spazio solo al piacere di mangiarne quante più possibile. Insomma, nessuno sa resistere al fascino dello stick dorato e salato più buono che ci sia, e chi dice il contrario – lo possiamo dire senza mezzi termini – mente sapendo di mentire.

Patatine fritte
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Siamo tutti bravi a resistere perfino alla pizza o al tiramisù, quando si tratta delle patatine però, la vocina nella nostra testa quasi ci impone di mangiarle, anche solo una; tanto, che sarà mai una patatina fritta nel mare Magnum del cosiddetto “cibo spazzatura”!

In realtà davvero nulla. E’ il meccanismo che si innesca dopo, però, a essere particolarmente pericoloso e deleterio. Proprio perché si ha l’illusione di star mangiando qualcosa di “leggero” alla vista, piano piano le patatine sul piatto svaniscono, per finire poi dentro il nostro stomaco che non avrebbe più spazio per altro.

Ma la margherita con stracciatella e pomodori semi dry confit ordinata prima, non si mangia di certo da sola. Ed ecco quindi che da tavola ci si alza con la sensazione di aver mangiato per un reggimento intero.

Ci teniamo a sottolineare un aspetto fondamentale però: non è di certo una grave colpa spazzolarsi tutte le patatine fritte in attesa della pizza, l’importante è non farlo sempre. Anche le buonissime patatine, infatti, se mangiate ogni giorno non fanno di certo bene alla nostra salute. Ma non finisce qui.

Non è nemmeno detto, cara mamma, che tutte le patatine siano buone. Alcune ad esempio contengono al loro interno pesticidi e altre sostanze che fanno male al nostro organismo. Non ci resta che scoprire ora insieme le peggiori.

Il Salvagente lancia l’allarme: quali sono le peggiori patatine fritte sul mercato?

Non è la prima volta che ci occupiamo di prodotti apparentemente buoni, ma che in realtà nascondono molto di più. Un’indagine della rivista ‘Il Salvante’, infatti, aveva già fatto chiarezza su alcune marche di frollini, dalle più blasonate a quelle da discount, scoprendo come all’interno di alcune confezioni fossero ancora alte le tracce di pesticidi e altre sostanze non ottimali per la nostra salute.

Patatine fritte le peggiori
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E anche le patatine fritte non sono da meno. Nello specifico, la rivista ha esaminato 12 marche di patatine surgelate che possiamo trovare tranquillamente nel nostro supermercato di fiducia quando non abbiamo tempo per prepararle in toto da noi e basta un attimo per friggerle o cuocerle in forno. I risultati emersi dal test, però, non sono dei migliori.

Ma partiamo dalla lista dei prodotti di patatine surgelate presi in esame da ‘Il Salvagente‘:

  • Carrefour – Patatine fritte a fiammifero speciale forno
  • Coop – Patate da forno pre-fritte surgelate
  • Conad – Patatine fritte classiche da forno
  • Esselunga – Patate da forno pre-fritte surgelate
  • Eurospin – Delizie del sole patatine
  • Findus – Pat bon
  • Lidl – Harvest basket patatine fritte
  • McCain – Le patatine originali super croccanti anche in forno
  • MD – Le specialità di Beppe patate da forno
  • Pam – Patate da forno pre-fritte surgelate senza glutine
  • Pizzoli – Patasnella da sempre in forno
  • Todis – Bontà dell’orto patatestick da forno pre-fritte

Partendo da questi prodotti, la rivista ha poi analizzato la presenza di sostanze chimiche e la qualità di cottura delle patatine surgelate di ogni singolo marchio. Cerchiamo ora di fare il punto della situazione in breve parlando delle peggiori.

Partiamo però da una piccola premessa fondamentale che può apparire scontata, ma in realtà non lo è: non tutte le patatine fritte superano l’esame secondo il ‘Salvagente’. A prescindere dal sapore, la loro produzione di base può effettivamente non essere delle migliori; insomma la qualità viene meno. Proprio per questo, ce ne sono di migliori e di peggiori.

Acrilammide e pesticidi nelle patatine: il punto oggi

Nello specifico, su 12 marchi, addirittura 4 non raggiungono nemmeno la sufficienza per la qualità della cottura delle patatine. ‘Il Salvagente’, infatti, ha notato come alcune delle confezioni fossero ancora del tutto crude, seguendo attentamente, però, le modalità e i tempi consigliati dal produttore e riportati poi in etichetta. Stiamo parlando dei marchi:

acrilammide e pesticidi patatine
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  • Pam – Patate da forno pre-fritte surgelate senza glutine
  • Todis – Bontà dell’orto patatestick da forno pre-fritte
  • Lidl – Harvest basket patatine fritte
  • Findus – Pat bon

Eppure, non è stato possibile misurare il valore dell’acrilammide, un contaminante naturale potenzialmente cancerogeno che si forma come conseguenza dell’alta temperatura della cottura degli alimenti ricchi di amido, in questi 4 marchi di patatine fritte, proprio perché la cottura non era terminata e il dato ottenuto, quindi, sarebbe stato falsato.

Per le altre patatine, invece, la situazione cambia da marchio a marchio. I dati variano, infatti, da un minimo di 71 ad un massimo di 473 microgrammi per chilo, quest’ultimo dato appartiene alle patatine fritte a marchio Conad che sono risultate essere le peggiori per la presenza di Acrilammide, malgrado il valore sia comunque leggermente al di sotto (500 mcg/kg) di quello imposto dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare).

Eppure, la rivista non si dice per nulla soddisfatta dai risultati ottenuti: essere al di sotto del limite di legge, infatti, non tutela ancora al 100% la salute dei consumatori da questa sostanza genotossica.

Come evitare, però, la formazione di Acrilammide durante la cottura? Viene in nostro soccorso Dario Vista, nutrizionista e tecnologo alimentare, che intervistato da ‘Il Salvante’, ha spiegato come l’ideale sarebbe cuocere le patatine in forno “perché si può controllare meglio la temperatura attraverso il termostato e quindi evitare i picchi che accelerano la produzione di acrilammide

Con la frittura, invece, il controllo della temperatura risulta essere molto più complicato, proprio perché di base l’olio tende a riscaldarsi molto in fretta.

Per quanto riguarda, infine, la presenza di pesticidi, il quadro generale è assolutamente più confortante. Ne sono state trovate tracce, infatti, solo in due marchi e molto al di sotto dei limiti di legge, stiamo parlando delle patatine:

  • Coop – Patate da forno pre-fritte surgelate
  • MD – Le specialità di Beppe patate da forno

Per il resto, quindi, cara mamma, fa attenzione alle patatine fritte che compri e se puoi, falle tu a casa!

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