Si parla ancora di Salmonella nelle uova e questa volta il Ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito più di un’allerta in merito.Â
L’allerta di oggi è molto particolare, nel senso che vi avevamo già parlato solo qualche giorno fa, care mamme, del richiamo da parte del Ministero della Salute di ben sei lotti di uova della Copav, prodotte da Avimarche e commercializzate dalla Aurora SRL, per tracce di Salmonella Enteritidis riscontrata al seguito di un campionamento ufficiale sulle feci delle galline ovaiole.
Le cose, però, ora si complicano. A questa lista di lotti, che rimane assolutamente valida, se ne aggiungono altri e di diversi marchi. Ma facciamo un breve riepilogo in merito. Nel primo richiamo del 09/11/2022, infatti, i lotti incriminati, tutti a marchio Copav, erano i seguenti:
22420650AVI con data di scadenza il 16/11/2022
22420655AVI con data di scadenza il 17/11/2022
22430669AVI con data di scadenza il 23/11/2022
22440674AVI con data di scadenza il 27/11/2022
In tutti questi casi, come accade sempre in caso di richiami ufficiali da parte del Ministero della Salute, si invitava a non consumare il prodotto e a riportarlo presso il punto vendita in cui si è acquistato.
Le uova, infatti, sono un alimento che spesso e volentieri è soggetto a infezioni di salmonella, le cui conseguenze possono essere anche gravi, proprio come è successo lo scorso aprile in mezza Europa a causa della presenza del batterio nei prodotti a marchio Kinder.
Il Ministero, però, ha ripubblicato il 16 novembre la stessa allerta delle uova della Copav, riponendo di nuovo l’attenzione sui lotti da non comprare. Ma questa volta, non sono solo le uova Copav ad essere state infettate dalla Salmonella. Non ci resta che scoprire ora gli altri richiami.
Come dicevamo prima, il 16 novembre il Ministero della Salute ha pubblicato due ulteriori richiami sulle uova e sulla contaminazione da Salmonella riscontrata nelle feci delle galline.
Partiamo dal primo, datato il 15/11/2022, che riguarda le uova fresche grandi L di categoria a marchio Uova Pazzaglia, prodotte dall’azienda Uova Pazzaglia di Battaglia Luca, nello stabilimento di Budrio di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena.
In questo caso la confezione da 6 uova fresche, grandi L (63-73g) guscio bianco è nel mirino del Ministero della Salute. Ma i lotti incriminati sono solo due:
Il secondo richiamo invece, è un po’ più vecchiotto: la data dell’allerta infatti dei controlli è dell’11/11/2022, a riprova, anche in questo caso, del ritardi sul sito del Ministero della Salute, quando si tratta di informare i consumatori sui rischi microbiologici degli alimenti e non solo.
Tornando alle uova da non consumare, stiamo parlando di quelle dell’azienda Avicola Ovotri Srl con sede dello stabilimento in via San Pietro 3 a Caldarola, in provincia di Macerata. Sono sempre le confezioni da sei uova quelle contaminate e i lotti richiamati sono:
La raccomandazione, care mamme, è sempre la stessa: non buttate, né consumate le uova, ma riportatele indietro.
Vuoi capire se la persona con cui stai è l’amore della tua vita? Ci sono…
Dal sapore delicato, leggero e di stagione: il budino al mandarino è un dessert raffinato…
Molti pensano che arance e mandarini siano i frutti che contengono più vitamina C, ma…
Monica Bellucci torna protagonista per via delle parole di Milly Carlucci: il retroscena di lei…
Il tuo frigorifero si sporca facilmente? Ecco una soluzione che risolverà il problema una volta…
Andiamo a scoprire i pregi e i difetti di un segno zodiacale, dall’apparenza molto forte,…