Roselline di Carnevale: un dolce da mangiare con gli occhi

Le roselline di Carnevale sono uno di quei tipici dolci tanto belli quanto buoni. Ecco come si preparano.

A Carnevale, si sa, ogni fritto vale. Ed infatti le roselline di Carnevale devono essere rigorosamente fritte, difficilmente possiamo trovarle cotte al forno, a differenza di altri dolci tipici del periodo.

Roselline di Carnevale
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Considerate le “sorelle” delle chiacchiere, le roselline di Carnevale sono fatte con il loro stesso impasto, ma è la forma che le rende speciali. Di origine presumibilmente campana – anche se la loro provenienza è da sempre dibattuta – questi dolci sono dolci amati sia dai bambini che dagli adulti.

Roselline di Carnevale

Buonissime, ma anche “scenografiche” per così dire, le roselline di Carnevale sono il tipico esempio di dolce da mangiare già con gli occhi. Tanto belle quanto buone, la loro preparazione, come dicevamo, è molto simile a quella delle chiacchiere, ma con qualche differenza dovuta sia alla loro forma, che all’aggiunta della crema. Ecco la nostra ricetta.

Roselline di Carnevale
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Ricetta per 4 persone

Tempo di preparazione: 20 minuti

Tempo di cottura: 20 minuti

Tempo totale: 40 minuti

Ingredienti:

  • Farina 00 240 g
  • Zucchero 20 g
  • Uova (circa 2 medie) 120 g
  • Burro morbido 20 g
  • Vino bianco 12 g
  • Olio di semi di arachide q.b.
  • Zucchero a velo q.b.
  • Ciliegie candite 8
  • Latte intero 200 g
  • Uova (1 medio) 60 g
  • Zucchero 40 g
  • Amido di mais (maizena) 12 g
  • Scorza di limone 1

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Preparazione:

  1. Per prima cosa, in una ciotola versiamo la farina, lo zucchero e il burro ammorbidito e sbricioliamo il tutto con le mani. Aggiungiamo le due uova e impastiamo amalgamando il tutto.
  2. Aggiungiamo anche il vino bianco e continuate a impastare, fin quando non otterremo un impasto liscio e ben amalgamato. Poniamo l’impasto in una ciotola, copriamo con pellicola trasparente e facciamolo riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente.
  3. Nel frattempo prepariamo la crema pasticcera: in una ciotola versiamo l’uovo, lo zucchero e l’amido di mais. Con una frusta manuale amalgamiamo gli ingredienti, poi aromatizziamo il composto con la scorza grattugiata di un limone non trattato.
  4. In un pentolino versiamo il latte e facciamolo riscaldare. Quando sarà abbastanza caldo, versiamolo nella ciotola con il composto appena preparato, mescoliamo il tutto e riportiamo la crema sul fuoco. Continuiamo a mescolare finché non si sarà addensata per bene e trasferiamola in una terrina coperta con pellicola. Una volta fredda basterà inserirla in una sacca da pasticcere munita di bocchetta rigata e riponorla in frigo fino a poco prima di farcire le rose.
  5. Recuperiamo l’impasto, infariniamo leggermente il piano di lavoro e stendiamolo con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia di 1 millimetro e mezzo di spessore.
  6. Inseriamo poi la sfoglia ottenuta con tre coppa pasta a forma di fiore rispettivamente di 10 cm, 8,5 cm e 5 cm di diametro 19, ottenendo così 24 fiori: 8 fiori da 10 centimetri, 8 da 8,5 centimetri e 8 da 5 centimetri.
  7. Iniziamo a scaldare l’olio di semi, che dovrà raggiungere una temperatura pari a 140° da misurare con un termometro da cucina. Aiutandoci con un pennellino e pochissima acqua, spennelliamo la parte centrale del fiore più grande.
  8. Incolliamo sopra il fiore della misura media in modo che i petali non coincidano ma siano alternati, spennelliamo di nuovo la parte centrale e incolliamo il fiore più piccolo. Otterremo così 8 rose composte dai tre fiori di dimensioni diverse.
  9. A questo punto, friggiamo le nostre rose una alla volta, immergendole nell’olio. Basterà circa 1 minuto e mezzo a rosa per far sì che risulti dorata al punto giusto, a questo punto basterà scolarla con la schiumarola e adagiarla su un vassoio rivestito con carta assorbente. Facciamo intiepidire le nostre rose, cospargiamole poi con pochissimo zucchero a velo, inseriamo al centro la crema pasticciera con sopra una ciliegia.

Trucco da mamma

Se dovesse avanzarvi un po’ di impasto, anzichè buttarlo, potete tranquillamente riutilizzarlo. Come? Realizzando dei “mal tagliati” dolci da friggere e servire come cialde da immergere nel cioccolato fuso.

 

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