Dieta sbagliata: blocca crescita dei bambini fino a 20 centimetri

Una dieta sbagliata nei bambini può bloccare la loro crescita fino a 20 centimetri. A lanciare l’allarme uno studio pubblicato su ‘The Lancet’.

Un’alimentazione sbagliata e una dieta non corretta in età scolare possono rallentare la crescita nei bambini. Se i bimbi mangiano male avranno delle ripercussioni sulla loro altezza quando saranno adolescenti. 

A dirlo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica inglese ‘The Lancet’ che afferma che si è creato un gap di 20 centimetri nell’altezza media tra i bambini dei paesi più avanzati e quelli più poveri in cui ci si alimenta in maniera peggiore. Scopriamo di più.

Con una dieta sbagliata i bambini possono essere più bassi di 20 centimetri

dieta crescita bambini
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Che l’alimentazione dei bambini sia importante per far sì che crescano sani e forti è cosa ormai appurata. E che sia un argomento al centro dei pensieri di tutte le mamme anche. Ma che addirittura con una dieta sbagliata ci possa essere un blocco della crescita con una differenza di altezza di 20 centimetri lo scopriamo grazie a uno studio dell’Imperial College di Londra, pubblicato dalla rivista ‘The Lancet’.

In pratica se i bambini si alimentano male e in maniera sbagliata in età pre-scolare e scolare potrebbero avere un divario di altezza rispetto ai coetanei che invece si sono nutriti bene di almeno 20 centimetri. La ricerca ha preso in esame l’alimentazione di 65 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni di 193 paesi del mondo analizzando altezza, peso ed età. 

Quello che è emerso è che nel 2019 i ragazzi di 19 anni più alti erano quelli che vivevano nei Paesi Bassi con 183,8 centimetri di altezza per i maschi e 170,4 centimetri per le femmine. Mentre i più bassi erano quelli di Timor Est, un paese del sud-est asiatico, con 160,1 centimetri per maschi e in Guatemala addirittura con 150,9 centimetri.

“I ricercatori affermano che monitorare i cambiamenti di altezza e peso dei bambini in tutto il mondo e nel tempo è importante perché possono riflettere la qualità della nutrizione disponibile e quanto sono sani gli ambienti per i giovani”.

La differenza tra i 19enni delle nazioni considerate ‘più alte’ e quelle ‘più basse’ è dunque di 20 centimetri. Secondo gli esperti rappresenta “un divario di crescita quantificato in otto anni per le ragazze e in sei anni per i ragazzi”. Ad esempio grazie allo studio si rileva che una ragazza media di 19 anni in Bangladesh e Guatemala, le nazioni con le donne più basse del mondo, ha la stessa altezza di una bambina di 11 anni nei Paesi Bassi, la nazione ‘più alta’ in assoluto.

Inoltre, il team internazionale di ricercatori avverte che la mancanza di cibo di qualità può portare a una crescita stentata o ad un aumento dell’obesità infantile, influenzando la salute del bambino per tutto il resto della sua vita. 

La ricerca ha esaminato i dati dal 1985 al 2019 ed ha rivelato che nell’Europa nord-occidentale e centrale ci sono i 19enni più alti del mondo. Le nazioni interessate sono Paesi Bassi, Montenegro, Danimarca e Islanda. I paesi definiti invece come ‘più bassi’ sono localizzati principalmente nell’Asia meridionale e sud-orientale, in America Latina e in Africa orientale. Tra i paesi interessati troviamo Timor-Est, Papua Nuova Guinea, Guatemala e Bangladesh.

Inoltre, i maggiori miglioramenti dell’altezza media dei bambini nel periodo esaminato si sono registrati in Cina, Corea del Sud e alcune parti del sud-est asiatico. Ad esempio, i ragazzi di 19 anni in Cina nel 2019 erano 8 centimetri più alti rispetto ai coetanei del 1985. Questo in seguito ai miglioramenti introdotti nell’alimentazione di bimbi e giovani. Mentre in molti paesi dell’Africa subsahariana, le altezze medie sono rimaste invariate o si sono ridotte dal 1985.

Per quanto riguarda l’Italia invece, secondo i ricercatori, l’indice di massa corporea detto anche ‘Bmi’ degli adolescenti è migliorato negli ultimi anni. 

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Alla luce di tutti questi dati Majid Ezzati, autore senior dello studio presso l’Imperial School of Public Health, ha affermato che: “I bambini in alcuni Paesi crescono in modo sano fino a cinque anni, ma poi restano indietro, proprio negli anni della scuola. Ciò dimostra che esiste uno squilibrio tra gli investimenti nel miglioramento della nutrizione di bambini e adolescenti in età scolare. Un problema particolarmente importante durante la pandemia Covid-19, quando le scuole sono chiuse in tutto il mondo e molte famiglie povere non sono in grado di fornire un’ alimentazione adeguata ai loro figli”.

(Fonte: Adnkronos.com)

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