Hai sempre sognato di avere un bellissimo gelsomino rigoglioso sul balcone, ma non sai da dove iniziare? Ecco come coltivarlo!
Alcuni profumi e colori sono inevitabilmente legati alle stagioni e li identifichiamo con determinati periodi dell’anno. Appena li ‘vediamo‘ riaffiorano ricordi e sensazioni che ci invadono e che vorremmo rivivere anche a casa propria: questo accade con i profumi e, di conseguenza, anche con le piante e i fiori.
Ecco che, parlare di gelsomino, significa parlare di belle sere d’estate, perché non ricreare queste emozioni anche sul proprio balcone?
Coltivare un gelsomino in vaso rigoglioso e profumato non è così difficile come si possa pensare, basta seguire alcune regole precise e da non sottovalutare. Il procedimento richiama alcune questioni da rispettare e se vi attenete alle regole, le vostre piantine saranno incredibili e faranno invidia a tutti i vostri vicini che ne sentiranno l’inconfondibile profumo!
Avere un po’ di pollice verde aiuta sempre quando si tratta di far crescere fiori e piantine sul proprio balcone, ma non serve essere giardinieri professionisti per riuscire ad ottenere risultati incredibili. Basterà seguire queste regole e non fare di testa propria. Il primo passo è conoscere quello che si vuole affrontare.
Il gelsomino è un arbusto perenne che appartiene alle Oleacee e si distingue per i suoi bellissimi fiori di colore bianco e dal profumo inconfondibile. La provenienza di questa pianta è mediterranea, delle zone del Medio Oriente, ma è presente anche in estrema Asia come in Cina e in India.
In Italia, ma anche in tanti altri paesi, è molto comune vederla utilizzata come siepe per preservare la privacy e durante i mesi più caldi dell’anno non è raro vedere muri interi ricoperti da profumatissimi fiori bianchi.
La buona notizia è che il gelsomino si adatta a qualsiasi tipo di clima e questo lo rende semplice da coltivare, ovunque voi abitiate. Preferisce il sole e il clima più caldo, dunque è bene coltivarlo sul balcone ed evitare di chiuderlo in casa.
Non ama il freddo invernale e le sue foglie rischiano di cadere se si trova esposto a basse temperature per troppo tempo. Resiste molto bene alla siccità e non chiede molta acqua: in estate, infatti, basta innaffiarli ogni due settimane e non di più, per evitare pericolosi ristagni!
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