Richiamo di posate per bambini: quello che c’è da sapere e cosa si rischia

Il Ministero della Salute ha ritirato dal mercato un lotto di posate per bambini di un noto marchio. Ecco quello che c’è da sapere e cosa si rischia.

Quando si parla di prodotti per bambini l’attenzione è sempre massima e i rischi non solo possono essere legati ai prodotti destinati alla loro alimentazione e quindi ai cibi che gli somministriamo, ma talvolta anche relativamente agli oggetti per la preparazione di essi o a quelli destinati all’utilizzo quotidiano. 

In questo caso si parla di posate per bambini che il Ministero della Salute ha ritirato dal mercato perché il rischio è quello di migrazione dei materiali che possono venire a contatto con gli alimenti e di conseguenza ingeriti dalle piccole creature. 

Scopriamo allora tutto quello che c’è da sapere in merito a questo nuovo richiamo da parte del Ministero della Salute: marchio, lotto e cosa si rischia. 

Marca, lotto e tutti i dettagli del richiamo

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Foto Ministero della Salute

Il Ministero della Salute in data 9 novembre ha diramato un nuovo richiamo di prodotti alimentari, stavolta destinati ai bambini. Quando ci sono di mezzo i più piccoli bisogna fare ancora più attenzione ecco perché è bene essere informati e fare attenzione a cosa offriamo ai nostri bimbi. 

Si tratta di un lotto di posate per bambini a marchio Leonardo. Il prodotto interessato è venduto in confezioni formate da 4 pezzi di cui forchetta, coltello, cucchiaio e cucchiaino. 

  • Nome prodotto: Posate per bambini 4 pz. / Kinderbesteck 4 tlg.
  • Marchio: LEONARDO Posate per bambini / Kinderbesteck 
  • Numeri di lotto: 48650
  • Marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore: Glaskoch B. Koch jr. GmbH + CO.
  • Nome del produttore: Glaskoch B. Koch jr. GmbH + CO
  • Sede dello stabilimento: Industriestraße 23 D-33014 Bad Driburg (Germania)
  • Descrizione peso/volume unità di vendita: 4 posate per bambine – bambini (Cod. articolo: 018850-018851)
  • Motivo del richiamo: migrazione di piombo

Se qualcuno avesse acquistato questo lotto di posate non dovrà assolutamente utilizzarle e riportarle quanto prima al punto vendita dove le ha comprate per avere un rimborso o un cambio della merce.

Migrazione del piombo negli alimenti: perché è pericolosa

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Piombo (Adobe Stock)

Essendo un metallo pesante, il piombo, può essere molto nocivo per la salute degli adulti, a maggior ragione per quella dei bambini. “L’esposizione al piombo può essere sia professionale che ambientale, si legge nel sito dell’Istituto superiore di sanità, e la popolazione può venirne a contatto attraverso l’emissione nell’atmosfera di gas di scarico degli autoveicoli, vernici e gli smalti al piombo usati per pareti, mobili, giocattoli e prodotti di consumo, acqua, cibi e fumo di tabacco”.

Inoltre il piombo “una volta assorbito dal nostro organismo è trasportato dal sangue e distribuito a cervello, fegato, reni e nelle ossa, dove può accumularsi e persistere per tempi molto lunghi (fino a oltre 30 anni)”.

L’avvelenamento da piombo è anche chiamato saturnismo e se gli effetti che provoca sulla salute degli adulti sono pesanti, sui bambini lo sono ancora di più. “Nell’età dello sviluppo del cervello (vita fetale, neonati e bambini fino a 6 anni di età) gli effetti tossici più importanti sono sul sistema nervoso (neurotossicità) – si legge nel sito dell’Iss. Esposizioni a livelli alti (superiori a circa 50 microgrammi di piombo per decilitro di sangue) possono provocare: coma, convulsioni e anche morte.

I bambini che sopravvivono ad avvelenamento da piombo, generalmente, presentano problemi di ritardo mentale e disordini nel comportamento. Un’ esposizione ripetuta a dosi basse causa: progressiva perdita dell’udito, affaticamento e lentezza cronica, deficit dell’apprendimento con quoziente di intelligenza (QI) ridotto e con possibilità di comportamenti antisociali. Gli effetti sul cervello dei bambini sono irreversibili e si verificano a dosi di esposizione più basse rispetto a quelle che provocano effetti tossici negli adulti”.

Inoltre, il sito dell’Istituto superiore di sanità scrive anche che: “I bambini sono più vulnerabili degli adulti se esposti al piombo. Innanzitutto, il cervello è più a rischio durante il periodo dello sviluppo che non in età adulta, perché la barriera esistente tra sangue e cervello (barriera ematoencefalica) funziona in modo diverso e permette al piombo di raggiungere più facilmente il suo “bersaglio”.

Inoltre, a parità di quantità di piombo presente nell’ambiente, i bambini sono generalmente più esposti per i loro comportamenti tipici: portarsi alla bocca sia le mani (con ingestione di polvere e particelle di suolo) che gli oggetti con cui stanno giocando, mordicchiare gli oggetti aumentando la possibilità di ingoiare, involontariamente, piccoli pezzi o frammenti di vernice contenente piombo.

Questi comportamenti sono ancor più frequenti in bambini affetti da pica, un disturbo del comportamento alimentare che spinge chi ne soffre ad un desiderio irresistibile di ingerire sostanze diverse dal cibo (terra, sabbia, carta, sapone, intonaco, pezzi di oggetti)”.

A fronte di tutto ciò è bene quindi fare attenzione e seguire sempre le allerte diramate dal Ministero della Salute per proteggere la propria salute e quella dei propri cari.

 

 

 

 

 

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