Ultim’ora: fate attenzione se prendete questo medicinale, a breve non sarà più cosi semplice richiederlo

Prendere un medicinale senza il consiglio di un medico è sbagliato. Uno di questi viene spesso consigliato, ma non sembra dare molti benefici.

Avere un medico di fiducia che possa seguirci costantemente, a maggior ragione se dovessero comparire sintomi insoliti che possono farci preoccupare, è importante. Questo permette anche di confidare eventuali dubbi e trovare insieme quale sia la cura più adeguata. Se questo non dovesse accadere, infatti, si corre il rischio di trascurare eventuali problemi che dovrebbero essere risolti in tempi brevi.

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Prendere un medicinale in autonomia è sbagliato – Foto | Mammeincucina.it

Allo stesso tempo, è bene evitare ogni tipo di improvvisazione e non prendere alcun medicinale in autonomia. Anche quelli che normalmente ci sono in ogni abitazione, come antidolorifici e paracetamolo, infatti, non dovrebbero mai essere presi a cuor leggero. Ognuno di questi, infatti, può avere conseguenze ed effetti collaterali di cui potremmo non essere a conoscenza.

In tanti prendono questo tipo di medicinale

La pandemia ha certamente contribuito a rendere molti di noi quasi ipocondriaci, al punto tale da iniziare a sentirsi in ansia anche semplicemente se si avvertono sintomi che fanno pensare a una semplice influenza. Sottovalutare i problemi è certamente sbagliato, ma lo è altrettanto lasciarsi prendere dall’ansia quando non sarebbe necessario.

Questa è una delle cause che ha contribuito a un aumento delle persone che assumono con cadenza quotidiana la Vitamina D. Questa, infatti, a controllare non solo le infiammazioni, ma anche il nostro sistema immunitario, che può essere considerata la prima barriera dalla possibilità di andare incontro a eventuali malattie. Non a caso, c’è chi ritiene che chi ne è carente possa ammalarsi più facilmente di diabete, morbo di Alzheimer, asma, sclerosi multipla e infarto.

Prenderla è davvero semplicissimo. Oltre che in alcuni alimenti, quali pesce marino (aringa, salmone e sardina), è presente anche nell’olio di pesce, nel fegato, nel tuorlo d’uovo e nei funghi (in quest’ultimo caso in minima parte), sono disponibili compresse adeguate da prendere come se fossero caramelle.

Non è un bene per tutti

Assumere un medicinale che può servire a ridurre la possibilità di prendere una malattia non può che essere un bene. Nonostante questo, sembra essere in crescita il numero di dottori che prescrive in modo troppo “leggero” la vitamina D, anche quando non sarebbe indispensabile.

Tanti dottori la consigliano soprattutto alle donne, ben sapendo che questa possa servire anche a rafforzare le ossa, che possono diventare più deboli con il trascorrere degli anni, a maggior ragione quando si è in menopausa. Questa, però, non deve essere considerata solo come una “caramella”, proprio per questo chi non ne ha una carenza dovrebbe evitare di assumere integratori che la contengono.

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Un medicinale come la vitamina D è utile per le donne in menopausa – Foto | Mammeincucina.it

E’ stata l’AIFA a invitare a essere più moderati. Non sembra infatti esserci una grande riduzione del “rischio di frattura nella popolazione sana, senza fattori di rischio per osteoporosi” se viene presa per diversi anni in modo continuativo. Alcune ricerche recenti hanno inoltre smentito la teoria secondo cui era più facile prendere il Covid in caso di carenza di vitamina D. Non sembrano infatti esserci evidente scientifiche che confermano questa idea.

Prenderla con reagolarità non è un male, ma serve evitare gli abusi, specialmente se non se ne ravvisa una reale necessità.

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