Allarme listeria nel formaggio 🧀 il Ministero della Salute avverte 📢 “Riportatelo indietro!”

Ritorna l’allarme listeria, il Ministero della Salute ha pubblicato una nuova allerta sul suo sito per informare i consumatori sui rischi legati in questi giorni a una nota marca di formaggio. Ma quali e quanti sono i lotti incriminati?

Non ci occupavamo di formaggi e listeria insieme da un bel po’, le ultime allerte, infatti, si sono concentrate maggiormente sui rischi microbiologici, sia Listeria che Salmonella, legati a diversi tipi di salame, come quello campagnolo o Milano in commercio all’Aldi, all’Eurospin e tutte le più importanti catene di supermercati in tutta Italia.

Allerta formaggio per Listeria
Allerta formaggio per Listeria – Mammeincucina.it

Insomma, scegliere il salame adatto e senza rischia per la nostra salute e di quella dei nostri cari per la Vigilia e il Pranzo di Natale non è stato di certo semplice, ma non impossibile. Basta, infatti, fare attenzione ai prodotti che si comprano, per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Ma niente paura, ci siamo noi di Mamme in Cucina per questo e ovviamente, anzi soprattutto, il Ministero della Salute che ha pubblicato, dopo il richiamo di qualche giorno fa del Pecorino stagionato al tartufo a marchio “Deluxe”, sul suo sito una nuova allerta alimentare su una nota marca di formaggio. Ma quali e quanti sono i lotti incriminati? Non ci resta che scoprirlo insieme!

Formaggio ritirato per Listeria da parte del Ministero della Salute: qual è il marchio coinvolto?

Il 23/12/2022, il Ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito una nuova allerta alimentare relativa al formaggio Brillo di Treviso a marchio “Accademia del formaggio”. Stiamo parlando di un formaggio commercializzato e prodotto da “La Casearia Carpenedo SRL”, nello stabilimento di Via Santandrà N.17 a Povegliano, in provincia di Treviso.

Formaggio Brillo di Treviso a marchio "Accademia del formaggio"
Formaggio Brillo di Treviso a marchio “Accademia del formaggio” – @credits Salute.gov – Mammeincucina.it

Nello specifico, nella nota del produttore, datata il 22/12/2022, si legge ancora come la confezione non a norma di legge sia quella da 380 grammi. Il numero di lotto di produzione incriminato, invece, è solo uno, 08162J22, ma con diverse date di scadenza o termine minimo di conservazione. Le confezioni da non consumare, infatti, sono quelle datate il:

  • 13/03/23
  • 16/03/23
  • 05/04/23
  • 09/04/23
  • 12/04/23
  • 13/04/23

Il formaggio è stato ritenuto non idoneo al consumo, a seguito di alcuni controlli da parte del produttore che hanno evidenziato una non conformità microbiologica all’interno delle confezioni per la presenza di Listeria monocytogenes. 

In questi mesi, abbiamo imparato come nel caso di un’intossicazione da batterio Listeria, i sintomi non sono da sottovalutare. Si tratta, infatti, di un batterio potenzialmente mortale proprio perché, oltre a vomito e diarrea, nelle sue manifestazioni più gravi, la Listeria può anche causare meningite, encefalite e setticemia, nel caso in cui il batterio sia passato dallo stomaco al sangue.

Come al solito, il Ministero della Salute invita a non consumare il prodotto e di restituirlo presso il punto vendita in cui è stato effettuato l’acquisto per ottenere il rimborso che scatta, nel caso di allerte alimentari, in automatico anche senza scontrino.

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