Sos Natale 🎄 il 25 dicembre si avvicina e non sai ancora cosa preparare? Niente paura, Carlo Cracco 👨🏻‍🍳 ha la soluzione perfetta e (quasi) a costo zero per te!

Il giorno più magico dell’anno sta per arrivare, ma non hai ancora idee? Non farti trovare impreparata, Carlo Cracco ha la soluzione perfetta per te (quasi) a costo zero!

Il tempo scorre da sempre e per sempre e continuerà a farlo senza che noi ce ne rendiamo conto. Eppure, quando arriva dicembre, tutto si carica di attesa. Ogni ora, minuto e secondo, ci ricorda che ormai un anno sta finendo e con esso tutte le gioie e le sofferenze racchiuse in 365 giorni.

Carlo Cracco pranzo di Natale
Carlo Cracco pranzo di Natale – (Fonte IG: @carlocracco) – Mammeincucina.it

Insomma, è come se si premesse il piede sull’acceleratore, lo stesso che ci ricorda che il giorno più magico dell’anno sta per arrivare, non senza stress nella maggior parte dei casi. Ogni anno, infatti, le idee sembrano scarseggiare e se abbiamo risolto un bel problema con un regalo last minute targato Benedetta Rossi, resta ora quello più angosciante del prando di Natale!

La domanda che riecheggia nella testa di tutti gli italiani, infatti, è una e una sola: cosa preparare? Insomma, non è una domanda da poco. Come diceva la scrittrice inglese Virginia Woolf: “Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene“, a maggior ragione a Natale! Ma niente paura cara mamma, Carlo Cracco ha la soluzione perfetta per te!

Less is more: un 25 dicembre più che elegante con le dritte di Carlo Cracco

Sì, lo sappiamo, le tavolate con dieci antipasti diversi e iper originali, cinque primi e altrettanti secondi sono allettanti e hanno una loro ratio di tutto rispetto. Eppure, per Natale tradizione e semplicità sono sempre la carta, nonché la soluzione, vincente. E questo lo sa bene anche Carlo Cracco che non ha dubbi sui piatti must have del pranzo di Natale.

Carlo Cracco punta tutto sulla tradizione
Carlo Cracco punta tutto sulla tradizione – (Fonte IG: @carlocracco) – Mammeincucina.it

Dobbiamo saper comunicare il nostro spirito natalizio ed esprimere un’identità di pensiero cercando sempre, al tempo stesso, di cogliere quei sapori che risvegliano la magia dei ricordi d’infanzia“, ha spiegato Carlo Cracco in occasione dell’evento organizzato da Famiglia Cristiana “Natale a tavola, ieri e oggi”.

E parlando appunto di tradizione, una portata semplice, ma che esprima tutto lo spirito del Natale ha un suo fascino immortale: “Ci sono altri simboli e piatti che hanno un ruolo centrale: soprattutto il brodo, che è sintesi di memoria e condivisione“, ha detto ancora lo chef veneto.

Proprio nella sua frugalità il brodo unisce tutti, favorendo un senso di comunione che solo pochi piatti riescono a evocare. Ovviamente, il brodo va servito solo ed esclusivamente con sua maestà la pasta fresca ripiena: plin, ravioli o tortellini, scegli tu quella che preferisci per il pranzo!

E, come si dice in questi casi, “dulcis” in fundo: “Resta il panettone, ed è tutt’altro che banale o scontato” – ha aggiunto Cracco – “Nel panettone c’è quel filo che lega passato e futuro, tradizione e avanguardia“. Insomma, nessuno dolce, neanche il più buono del mondo, potrà eguagliare per il pranzo di Natale, un bel panettone, come tradizione comanda.

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