Patatine fritte e acrilammide: tutto ciò che devi sapere per poterle mangiare in tutta sicurezza

C’è una relazione tra patatine fritte e acrilammide, non tutti lo sanno, cerchiamo di capire  come poterle mangiare in tutta sicurezza.

Alzi la mano chi non adora le patatine fritte, sono gustose, sfiziose e perfette in ogni occasione, piacciono soprattutto ai piccoli. Bisogna prestare attenzione a ciò che si mangia sia a casa che fuori casa.

patatine fritte
(Canva photo)

Si è discusso tantissimo sulla frittura del cibo, spesso si dice che fa male, ma non è proprio una risposta corretta. Non si può generalizzare è importante capire alcune cose. Oggi concentriamo l’attenzione sulla frittura delle patatine e sulla formazione dell’acrilammide, su questa si deve porre molta attenzione.

Patatine fritte e acrilammide: come mangiarle in tutta sicurezza

La frittura è il metodo di cottura molto diffuso, che se non viene fatta in un certo modo potrebbe determinare danni alla nostra salute. Oggi cerchiamo di capire cosa è l’acrilammide.

Patatine fritte e acrilammide
(Canva photo)

L’Assessorato politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, ha realizzato una vera e propria guida per i ristoratori, indicando i livelli di acrilammide negli alimenti. In molti pensano che la friggere in modo sicuro si deve fare solo con nella ristorazione, invece anche tra le mura domestiche è importante.

Cerchiamo di capire perché bisogna prestare attenzione all’acrilammide, una sostanza chimica che si forma naturalmente negli alimenti che contengono amido, quando questi sono sottoposti a determinati tipi di cottura. Che sia la frittura, la cottura in forno piuttosto che alla griglia l’acrilammide si può facilmente formare.

L’acrillammide si forma durante la cottura a causa della reazione di Maillard, si noterà subito che il cibo assume un colore ambrato, quasi bruciato.

Inoltre si forma ad una temperatura superiore di 120° e potrebbe essere molto pericolosa.

Ll’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro l’Iarc , ha definito l’acrilammide una sostanza molto “probabilmente cancerogena”. Dall’11 aprile 2018 è entrata in vigore il Regolamento (UE) 2017/2158, che istituisce le misure di attenuazione e livelli di riferimento per la riduzione della presenza di acrilammide.

Questo regolamento riguarda le aziende alimentari produttrici di patate fritte, patatine, snack, cracker, pane, cerali, prodotti da forno, caffé. Le aziende devono prestare molta attenzione ai tempi e temperatura nella fase di riscaldamento, seguendo l’Haccp. Se i valori di acrilammide si superano si ritirerà dal mercato il prodotto.

Quindi per evitare tutto questo le patatine si devono friggere in un certo modo. Sicuramente le patate andranno conservate bene perché se si conservano a temperatura molto bassa possono aumentare la quantità di zuccheri, scopri come conservarle.

Prima di friggerle tienile in ammollo in modo da ridurre la quantità di zuccheri. Poi friggile in una padella con olio di semi di arachide o girasole alto oleico, l’importante è non far superare la temperatura. Quindi presta attenzione!

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