Bonus 200 euro in busta paga, chi rischia di non riceverlo e come fare per ottenerlo

Il Bonus di 200 euro in busta paga è una delle misure introdotte dal Consiglio dei Ministri ed inserite nel Decreto Aiuti, ma chi rischia di non riceverlo e come fare per ottenerlo?

Il Bonus da 200 euro è una misura che viene erogata una tantum, quindi in una sola soluzione.

Bonus 200 euro
Fonte: Canva

Nasce in seguito all’inflazione attuale e, soprattutto al rincaro dei prezzi delle bollette. Così a luglio molti lavoratori vedranno la loro busta paga avere un “improvviso” incremento pari a 200 euro, rigorosamente netti.

Trattasi comunque di una misura introdotta dal governo con il decreto Aiuti, approvato il 2 maggio dal Consiglio dei Ministri.

Ma a chi spetta il Bonus da 200 euro e chi rischia di non ottenerlo? Ecco tutta la verità.

Bonus da 200 euro: ecco a chi spetta (e chi non lo riceverà)

Partiamo subito dicendo il bonus arriva direttamente in busta paga e sarà il datore di lavoro quindi ad occuparsene.

Bonus 200 euro
Fonte: Canva

Ovviamente sarà sempre lui a doversi anche accertare che il dipendente che ha ottenuto questa somma ne abbia effettivamente diritto. 

Cosa accade se il datore di lavoro eroga un Bonus ad un dipendente che non avrebbe dovuto ottenerlo? Che quest’ultimo dovrà restituirlo, anche sotto forma di rate (per un massimo di otto però, non di più).

E per quanto riguarda le persone che ricevono il reddito di cittadinanza e i disoccupati? I primi lo riceveranno sulla card Poste Pay fornito dalle Poste, i secondi insieme all’assegno di disoccupazione.

Il tetto massimo che lo Stato ha a disposizione è di 6,5 miliardi di euro e questo basterà ad elargire il Bonus a circa 31 milioni di italiani.

Di questi quasi la metà sono lavoratori dipendenti, altri 13 milioni circa sono pensionati e circa 4 milioni sono suddivisi tra chi percepisce il reddito di cittadinanza, badanti, colf, agenti di commercio, stagionali, lavoratori dello spettacolo.

Detto ciò, a chi spetta il Bonus di 200 euro? La prima scrematura parte in base al reddito: spetta infatti solo a chi ne ha uno annuo inferiore a 35mila euro.

Questo però è il reddito individuale, quindi non si calcola quello del nucleo familiare e non tiene conto di altri aspetti patrimoniali (come immobili di proprietà e così via).

Quindi cosa accade quando in una famiglia, ad esempio, entrambi i coniugi hanno un reddito inferiore a questa somma? Che entrambi possono autonomamente richiedere questo Bonus.

E c’è di più, perché c’è anche un altro parametro che dobbiamo considerare. Per ottenere il bonus, infatti, è necessario aver usufruito della riduzione contributiva dell’0,80%. Per sapere se è così bisogna controllare le buste paga da gennaio ad aprile.

Per ottenere il Bonus da 200 euro insomma bisogna:

  • Essere titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
  • Essere iscritti alla Gestione separata (e non ad altre forme previdenziali obbligatorie).
  • Aver percepito un reddito derivante da rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021.

Queste sono le regole base, perché poi si apre il capitolo delle varie categorie di lavoratori. Ad esempio, quelli stagionali dovranno aver lavorato per almeno 50 giorni.

Quelli appartenenti al mondo dello spettacolo, dovranno essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo ed aver versato almeno 50 contributi giornalieri.

I lavoratori autonomi (che non hanno partita IVA), dovranno aver stipulato contratti di lavoro occasionale secondo le disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile.

Gli incaricati alle vendite a domicilio dovranno avere un reddito derivante da questa attività nello specifico di almeno 5.000 euro ed inoltre dovranno essere titolari di partita IVA attiva ed essere iscritti alla Gestione separata.

Dato l’attuale aumento dei prezzi dell’energia e di molti beni alimentari, ci sono molti accorgimenti che potremmo adottare, tra cui non usare i condizionatori in estate in questo modo.

In ogni caso, il Bonus di 200 euro si aggiunge alla lunghissima lista di aiuti che lo Stato sta cercando di dare ai cittadini.

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